Carceri, pubblicata legge su rimedi compensativi. Gonnella: "quando lo stato viola dignità umana delle persone legittimo risarcirle"

carceriCarceri, pubblicata legge su rimedi compensativi. Gonnella: "quando lo stato viola dignità umana delle persone legittimo risarcirle"

E' stata pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore da oggi il decreto che prevede un risarcimento per tutti quei detenuti che abbiano subito un trattamento inumano e degradante ai sensi dell'art. 3 della Convezione Europea dei Diritti dell'Uomo.
"Quando lo stato viola la dignità umana di qualunque persona, è legittimo che debba essere risarcita" dichiara Patrizio Gonnella, presidente nazionale di Antigone.
"Si tratta di una legge importante - prosegue Gonnella - che prevede un risarcimento per chi ha subito un trattamento inumano e degradante. Speriamo serva anche a fare in modo che in futuro non si ritorni ad una situazione di sovraffollamento ingestibile".


"La stagione delle riforme ora non deve chiudersi. Basta poco perché si torni ad una situazione grave che metta a rischio i diritti dei detenuti". "Ricordiamo che sono ancora migliaia le persone in più nelle carceri rispetto ai posti disponibili, per questo - conclude il presidente di Antigone - è importante che, ad esempio in materia di droghe, si facciano passi avanti in direzione di una legge meno punitiva".
"Altrettanto importante - secondo Gonnella - è che si arrivi presto alla nomina del capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Un capo che parli la lin­gua della lega­lità, della dignità e della non­ vio­lenza affinché casi come quello avvenuto a Rossano Calabro negli ultimi giorni - e denunciato da una deputata del PD - dove persone erano costrette a vivere in iso­la­mento tra i loro escre­menti non si verifichino più".

Nelle settimane scorse Antigone aveva predisposto dei modelli per la presentazione delle istanze di ricorso per chi ha subito un trattamento inumano e degradante perché costretto a vivere in una cella con meno di 3 mq. di spazio. I ricorsi possono essere presentati sia da chi è ancora detenuto sia da ex detenuti. Ricordiamo che la legge prevede uno sconto di pena di un giorno ogni dieci scontati in celle con meno di 3 mq. di spazio e un risarcimento di 8 euro al giorno per chi non è più in stato di detenzione. Nei modelli di ricorso presentati da Antigone c'è anche quello diretto ad ottenere l'interruzione dello stato di detenzione inumana e degradante per questioni legate al sovraffollamento, laddove attualmente esistente.

I modelli predisposti dall'avvocato Simona Filippi, del Difensore Civico di Antigone, sono a questo link