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Unità ospedaliera di medicina protetta - Casa circondariale Viterbo

Unità ospedaliera di medicina protetta  - Casa circondariale VITERBO

Strada provinciale Sammartinese

01100 -   VITERBO

Telefono: 0761/346230

Dislocazione extraurbana

Tribunale di Sorveglianza di ROMA

Ufficio di Sorveglianza di VITERBO

Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Viterbo

 

NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI:

Inaugurata il 13/03/2006, l’Unità ospedaliera di medicina protetta di Belcolle è una delle poche strutture simili presenti in Italia (3 in tutto, le due del Lazio e una a Milano) e si caratterizza per la assoluta autonomia gestionale ed organizzativa.

Dal punto di vista strutturale non si percepiscono profili di particolare problematicità, fatta eccezione per la dotazione di personale medico, ritenuta insufficiente.

Quanto alla condizioni di detenzione, si rileva il fatto che a volte ci sono autodimissioni anche per la totale assenza di socialità.

 

STRUTTURA

La struttura, in ottimo stato, è tutta su di un piano. Si trova all’interno dell’ospedale di Belcolle e, pur essendo una struttura indipendente, è collegata all’ospedale tramite camminamenti coperti, in modo da poter accedere direttamente agli ambulatori.

È composta di due repartini ciascuno con 4 camere. Può ospitare 8 persone, e al massimo si è arrivati a 10. La struttura è aperta indifferentemente agli uomini quanto alle donne. Le camere sono tutte singole, con bagno, ed hanno una superficie di 18-20mq.

È stato costruito con fondi sia del DAP che della Asl, e rappresenta un fiore all’occhiello per la sanità penitenziaria, tanto da essere oggetto di frequenti visite di studio.

Dal vano posto subito all’ingresso si accede a destra ad una sala destinata ai colloqui per i detenuti in regime di 41bis, con bancone divisorio, e quindi alla corsia con le 4 celle. A sinistra dell’ingresso c’è la stanza colloqui per i detenuti comuni e quindi l’altro repartino, con altre 4 celle. Le due in fondo possono essere isolate e pressurizzate in caso di tubercolosi.

La struttura non dispone di attrezzature mediche, essendo semplicemente un reparto per il ricovero. Gli esami, le visite e gli interventi si svolgono in ospedale.

 

DETENUTI

La struttura serve tutta la regione, ed eccezionalmente detenuti provenienti dall’Umbria. È la prima destinazione per malattie infettive, ed infatti i ricoveri per aids rappresentano il 50% dell’utenza.

Per i detenuti presenti non è prevista nessuna socialità e non ci sono passeggi.

Le degenze in media durano 10 gg, anche se la variabilità è massima. Passano da qui in media 250-280 persone l’anno.

I detenuti vengono qui solo per i ricoveri. Per le visite specialistiche, anche quando propedeutiche ad un ricovero, vanno direttamente negli ambulatori dell’ospedale.

Il tasso di occupazione dei posti è dell’80%.  

 

STAFF

In istituto è presente un primario (Giulio Starnini). L’organico originario prevedeva altri 4 specialisti in malattie infettive. In effetti ad oggi sono presenti 3 specialisti con una disponibilità di ore limitata (solo uno fa tutte le sue ore qui. Gli altri fanno uno 18 e l’altro 24 ore settimanali). È poi presente un caposala, 11 infermieri e 3 ausiliari.

Il personale di polizia penitenziaria presente è composto da 30 unità che, pur essendo assegnate qui, fanno un rientro una volta alla settimana per richiesta esplicita dei sindacati che evidentemente considerano l’assegnazione a Belcolle un privilegio. Non c’è nucleo di traduzione.

Il personal presente ha ricevuto in più occasioni una formazione specifica. 

 

VOLONTARI

Frequentano il reparto 2 art. 17 che assolvono la funzione di “familiari” per chi non li ha, assistendo il paziente per le sue necessità materiali. L’istituto è poi frequentato dal Garante e da mediatori culturali della ASL. Gli interventi di altri specialisti sono molto frequenti. In particolare psichiatria e psicologia.

 

EVENTI CRITICI

Non si registrano eventi critici.

 

SANITA’

A detta degli operatori la struttura è gestita esattamente come un normale reparto dell’ospedale di Belcolle. Unica particolarità sarebbe la tolleranza sul fumo da parte degli operatori, mirata ed evitare le autodimissioni.

 

LAVORO

Non ci sono attività lavorative.

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Non si svolgono corsi di formazione professionale.

 

ISTRUZIONE

Non si svolgono corsi di istruzione.

 

CONTATTI CON L’ESTERNO

I colloqui dei pazienti con i familiari si svolgono all’interno del reparto, negli spazi descritti sopra.

I colloqui dei familiari con il personale medico si possono svolgere tutti i giorni negli orari di non visita medica, tranne che nei giorni festivi. Se autorizzati a far visita ai propri congiunti, i colloqui si svolgono all'interno del reparto. In caso contrario, i colloqui con i medici si svolgono sempre in ospedale, in sale attigue al reparto.

I familiari possono chiedere di parlare con i medici sia attraverso la polizia che direttamente telefonando al reparto. I numeri di telefono sono affissi all'esterno e visibilissimi. I colloqui si svolgono solo se autorizzati per iscritto dal paziente detenuto.

 

 Email

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