Le voci dal carcere

Le voci dal carcere

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Le voci dal carcere

Pubblichiamo qui di seguito una serie di commenti ai report che mettiamo online dopo ogni visita in carcere. Ci è sembrato che rendessero conto del modo in cui prende forma il lavoro dell’osservatorio di Antigone: del dialogo col territorio da cui nasce, del pubblico a cui giunge e del modo in cui le segnalazioni esterne lo informano e lo cambiano strada facendo. I commenti alle nostre schede portano alla luce frammenti di vita di chi ha a che fare col carcere, e soprattutto gli intoppi che si vorrebbero spazzar via. Sono lamentele, denunce, segnalazioni, precisazioni di persone che hanno urgenza di far sentire la propria voce e la affidano al commento online. Alcuni messaggi sono attraversati da formule di cortesia e da un formalismo vagamente burocratico che vuole contenere l’esplosione dei diversi e personalissimi punti di vista, ma senza riuscirci. Il burocratese, che serve a spersonalizzare, qui finisce per dare ancor più concretezza alla parola di chi scrive, a rendere ancora più palpabile il suo messaggio. A questo coro polifonico partecipano in tanti: ex detenuti, familiari dei carcerati, poliziotti, infermieri ed operatori che vogliono vedere riconosciuto il proprio lavoro. Altre volte, spesso, chi scrive lo fa per denunciare: “Il cibo all ́interno della struttura è scarso e fa talmente schifo che neanche i cani lo mangiano”.
C’è poi chi si sbaglia, e ci manda un messaggio pensato forse non per noi, ma che finisce comunque nelle nostre mail. Come “G.U., ex detenuto” di Modena, che “voleva ringraziare la direttrice (Dott.ssa Rosalba credo) per l’esperienza fatta col progetto ULISSE”, e che invece ha scritto a noi, regalandoci una chiusa degna di passare agli annali: “Un grazie va anche a tutti i volontari. Ok anche alle Guardie: fate i bravi, un lavoro che non invidio. Ciaoooo”.

A seguire una selezione di queste voci.


12 maggio 2017
Casa Circondariale di Bergamo
Veni te adesso a vedere Bergamo … un incubo … sono detenuto in permesso premio … aiutate i detenuti protetti … sono nell'abbandono, io sono detenuto da più di 10 anni, sono detenuto comune, ma per un episodio chiamato da noi in modo carcerario, ho subito una bicicletta, e mo so protetto da 2 anni ma senza averne titolo, ma è una sezione abbandonata.

9 maggio 2017
Casa Circondariale di Novara
Io vado a fare i colloqui nel carcere di Novara. La soap-opera continua: ultimamente a un detenuto la direttrice ha fatto togliere pennelli e colori per “punizione” dopo che lui le ha chiesto insistentemente le motivazioni del suo “no” secco alla richiesta di permesso x le fotografie ai suoi due dipinti esposti in chiesa che il cappellano molto disponibile avrebbe fatto. Inoltre ci sono due nuove regole: alle docce non si va più con asciugamano e accappatoio ma con asciugamano avvolto in vita oppure con il solo accappatoio. L’altra è quella che nel cortile dove si va a passeggiare si può portare il libro ma non il giornale-quotidiano, tanto meno un piccolo tappeto per sdraiarsi e fare ginnastica, ma solo un asciugamani da viso e non più grande. A me l’ultima volta hanno ridato gli alimenti dopo il colloquio, dicendomi che un contenitore era incontrollabile perché con troppo liquido e troppa quantità e l’altro perché era cibo marinato invece che sott’olio... Invece la norma creativa che si è inventata la direttrice qualche tempo fa è questa: il carcere accetta “il pacco” solo se il peso del cibo equivale al peso del vestiario. Io ho tre cambi treno e trascinarmi 20 kg di peso invece dei 10 kg di alimenti (il vestiario serve solo nei cambi stagione) non è la stessa cosa…. Tanto finito il colloquio il vestiario viene restituito dal familiare. Era utilizzato solo per far passare il cibo. Ho chiesto le motivazioni di questa procedura ma mi è stato risposto che sono norme indiscutibili della direzione.

18 marzo 2017
Casa Circondariale di Belluno
Il carcere di Belluno direi che è il peggior carcere del veneto sia da parte strutturale che dal modo come viene gestito da parte della direzione. Io sono stato detenuto 7 mesi a Baldenich. Dal maggio 2016 fino a gennaio 2017. Le celle sono sovraffollate. Il bagno della cella è 1mq e non c’è acqua calda mai nelle celle. Considerando che a Belluno durante l’inverno là clima è molto freddo. Ho letto che l’ultimo episodio tragico è successo nel ottobre 2012. Ne sono successi anche molto altri. L’ultimo è successo nel marzo 2016. Marzo 2016 l’ultimo che si è tolto la vita perché episodi come autolesionismo, persone che tentano di suicidarsi ingoiando oggetti diversi come: batterie, taglia unghie, accendini ne vedi tutti i giorni. I detenuti vengono provocati molto dalla direzione e a causa di questo fatto il detenuto viene un momento che non c’è l’ha fa più e decide autolesionismo per farsi sentire o peggio ancora sono anche quelli che hanno lasciato la vita lì dentro. Per parlare con la direttrice, il comandante o l’educatore devi aspettare mesi perché non ti chiama nessuno. Non ti concedono neanche di prendere i giorni che ci spettano ogni semestre perché ti viene fatto rapporto per la minima cosa e non ti viene comunicato che hai preso rapporto disciplinare, no no, l’ho scopri solo quando fai la richiesta per i giorni. Non funziona la semilibertà, i permessi premio, il 199. A Baldenich non funziona niente zero proprio. I detenuti che lavorano vengono sfruttati al massimo. Non gli viene pagato né malattia, né ferie né contributi. Non mi è mai capitato sentire che l’educatore che opera all’interno del carcere sia anche socio con la cooperativa che opera al interno del carcere. Le cose brutte a Baldenich non hanno fine ci vorrebbero giornate per scrivere tutto purtroppo. Lo so che siamo detenuti, delinquenti, criminali o come ci chiamano la gente però ricordatevi che anche noi siamo essere umani, abbiamo sbagliato nella vita e ne stiamo pagando ma almeno concedeteci il minimo indispensabile delle condizioni per vivere in un modo decente anche noi.

15 marzo 2017
Casa Circondariale di Sassari ­ Bancali “Giovanni Bachiddu”
Buongiorno, ci tengo a segnalare che nella vostra scheda non sono menzionati gli infermieri, presenti in h 24. Attualmente sono presenti per quanto riguarda l’area infermieristica 1 Coordinatore infermieristico e 22 infermieri. La stessa situazione era tale anche al momento della vostra visita nel 2016 . Distinti saluti Susanna Poggi Titolare Posizione Organizzativa Area Servizi e Tutela della Salute in Carcere Servizio delle Professioni Sanitarie ASSL Sassari.

9 marzo 2017
Casa Circondariale “N.C” di Lecce
Buongiorno, vi informo che nel carcere di Lecce è stato raggiunto un accordo con l’associazione Laicitalia per l’assistenza spirituale non confessionale su richiesta.
Ciro Verrati
Presidente Laicitalia
direttivo@laicitalia.it


3 marzo 2017
Casa Circondariale “Carmelo Magli” di Taranto
E delle celle lisce non vogliamo parlare? E delle celle di punizione dove avevate detenuti senza materassi e cuscini e dove non potevano avere penne e foglio per scrivere una lettera? E del reparto infermeria dove mettevate anche detenuti con problemi psichici nudi obbligandoli ad avere le finestre aperte? Oppure mettendoli nudi per punizione nel piccolo passeggio dell’infermeria? Fino al 2013 accadevano cose assurde...complimenti alla direttrice. Unica persona umana era don Francesco

15 febbraio 2017
Casa Circondariale Brissogne ­ Aosta
Buongiorno. Vi scrivo in quanto compagna di vita di un ragazzo adulto.Una persona colta e che non vorrebbe impegnare il tempo giocando a carte. Come ben sappiamo non ci sono alternative per poter crescere in modo creativo né tanto meno possibili corsi formativi per il futuro. La realtà è questa: nessuno uscirà da lì con un qualcosa in più per poter affrontare una vita “normale” ma sincera.
K.B.

1 febbraio 2017
Casa Circondariale di Ancona - Montacuto
Il carcere di Montacuto continua ad essere una struttura fatisciente, infiltrazioni di acqua evidenti ovunque, così come le crepe nei muri (che in tempo di terremoti, non è certo tranquillizzante). Non vi sono attività di alcuna sorta. I detenuti stanno normalmente in quattro per stanza. Non si capisce come e con quali criteri alcuni vengono trasferiti a Barcaglione e altri no.
L’unica cosa positiva è che ho potuto verificare di persona una maggiore umanità nella polizia penitenziaria. Questo carcere andrebbe chiuso o completamente ristrutturato, previste attività formative, lavorative le più diversificate. Andrebbe rifatta unna ispezione ad oggi. Sono madre di un detenuto (2017).

31 gennaio 2017
Casa Circondariale di Catania “Bicocca”
Buongiorno mi risulta che il Dap abbia bloccato la realizzazione del nuovo padiglione detentivo di 400 posti, sostenendo che non sussiste più alcun problema di sovraffollamento. Poiché la gara di appalto si è regolarmente svolta e i lavori sono stati definitivamente aggiudicati, lo Stato dovrà pagare comunque i danni alla ditta aggiudicatrice.

29 dicembre 2016
Casa di reclusione-Casa di lavoro di Sulmona
Buona sera sono un parente di un detenuto in S1 , mi spiace ma non sono molto d’accordo con voi , per come avete descritto questa casa di reclusione.
Per quanto riguarda le sale colloqui sono indecenti, e per chi ha bambini come noi ci sono ancora salette con tavoli e sedie fissate per terra, per fare un colloquio adesso bisogna avvisare un mese prima e il detenuto fà domanda, e se uno arriva dalla Lombardia!!!!!! Capisce che non è semplice ? Poi per non parlare che a Sulmona non esiste un garante dei detenuti....... Potrei elencarvene ancora ... Distinti saluti

31 dicembre 2016
Casa di Lavoro e Casa di Reclusione a custodia attenuata di Castelfranco Emilia
La maggior parte degli internati ultimamente proviene da OPG, persone non in grado di intendere o volere, vedasi da ultimo un caso eclatante, M.V., persona in grave disagio.

29 dicembre 2016
Casa Circondariale di Benevento
Il reparto OPG è stato allestito e funziona a regime. Lo so perché ho ultimato il periodo di guardia medica nella struttura, stamane. Saluti

21 dicembre 2016
Casa circondariale di Cagliari ­ Uta “E. Scalas”
Oggi ho avuto un colloquio con mio figlio ma non ho potuto consegnargli la pentola da lui richiesta perché non era ancora accettata la domandina. Poi ho dovuto riportare indietro una padella di 24 cm perché aveva il manico, chiedevo spiegazioni a un agente e mi ha risposto che non gliene fregava niente. Al che gli ho chiesto perchè mi rispondeva così, che io gli stavo solo chiedendo chiarimenti: dato che per gli alimenti c’era l’elenco potevano anche esporre l’elenco delle cose concesse. Io non vado lì di prepotenza a decidere i loro regolamenti ma se un parente chiede spiegazioni un po’ di educazione non guasta.
Non è che se andiamo a trovare i parenti significa che dobbiamo essere trattati come se fossimo anche noi a scontare una pena.
Grazie

20 dicembre 2016
Casa Circondariale di Bolzano
Nella struttura a Bolzano vengono infranti i diritti del uomo, in quanto il personale è privo della conoscenza della lingua tedesca, che i cittadini del Alto Adige hanno diritto a poter usare. Il cibo all´interno della struttura é scarso e fa talmente schifo che neanche i cani lo mangiano. Le persone all´interno della struttura non hanno abbastanza libertà e mancano i metri quadri come stabilito dai diritti umanitari.

19 dicembre 2016
Casa Circondariale di Termini Imerese
Mi chiamo N. è sono stato detenuto nel carcere di Termini Imerese dal gennaio 2015 fino ad ottobre 2016.
Ebbene, molte cose nell’ultimo periodo sono migliorate: nella sezione giovani adulti hanno ristrutturato i bagni mettendo anche la doccia in cella. Il problema comunque rimane perché l’acqua calda viene erogato per un’ora al giorno dalle ore 18.00 alle ore 19.00 (in quest’arco di tempo possono farsi la doccia calda un minimo di cinque detenuti) tuttavia ci sono celle come la n. 9 e la n. 6 che hanno posto per 9 persone, quindi molti di loro si lavano con l’acqua fredda. L’amministrazione ha ristrutturato anche tutti i passeggi e questo è quanto di buono è stato fatto. Ah, dimenticavo, l’aria verde è pronta da agosto ma, ad ottobre 2016, ancora non è utilizzabile per svariati problemi. Invece, per quanto riguarda la socialità nulla è cambiato: i locali sono sempre più fatiscenti e molti detenuti non ne usufruiscono. La stessa ristrutturazione stanno effettuando nella sezione protetti ancora nella prima fase (docce in cella) credo due o tre celle pronte.
Per quanto concerne il lavoro continua la turnazione di due mesi jolly e due mesi cosiddetto effettivo, ma con variazioni nell’orario di lavoro “pagato” che si limita a due ore (nella realtà si lavora almeno quattro/cinque ore). Invariati sono rimasti i lavori in cucina e alla mof… A presto cordiali saluti

7 dicembre 2016
Casa Circondariale di Prato “La Dogaia”
Allora io sono un ex detenuto della dogaia ci sono stato per due anni e ne sono uscito poco tempo fa. Ci sono moltissime problematiche legate alla detenzione, le primarie sono l’igiene della struttura completamente fatiscente e piena di animali potenzialmente portatori di malattie. Anche in cucina è pieno sia di topi che di scarafaggi, girano anche in mezzo al mangiare. Le mercedi sono troppo piccole per i lavori che fai ed il mantenimento è troppo alto, circa la metà della mercede.
Nelle sezioni inferiori in cella stanno anche a quattro e non esiste una equipe per la prevenzione al suicidio...
Le guardie ti trattano male e ti istigano alla violenza, non ci sono corsi attivi (tranne uno) per poter intrattenere diversamente i detenuti e prepararsi così alla riabilitazione. Il campo sportivo è una piattaforma dove non si può giocare ma solo farsi male.
Non si fa la disinfestazione all’interno delle celle e ci sono molte altre problematiche che potrebbero essere risolte solo con un vero controllo da parte della asl, che altre volte non fanno un controllo ma una semplice visita alla direzione. Ex detenuto. Il mio num x altre info... wxyxkzxwv702.

2 dicembre 2016
Casa Circondariale Lanciano
Buonasera, mi chiamo R. e sono un ex detenuto alta sicurezza (sez. 1°B) ; sono stato detenuto a Lanciano da Novembre 2010 ad Agosto 2016. Vorrei fare una rettifica riguardo ciò che è stato scritto (premettendo che ciò che sto per dire, ed anche altro, l’ho già fatto presente al Magistrato di sorveglianza quando ho presentato l’istanza per il sovraffollamento), più specificatamente riguardo l’illuminazione: quando inizia a fare buio non è più possibile leggere, in quanto l’illuminazione non è per nulla sufficiente e, per questo motivo, ho sviluppato dei problemi alla vista. La doppia grata, da voi menzionata precedentemente, diminuisce del circa 50% la visibilità verso l’esterno. Vorrei aggiungere inoltre che non c’è acqua calda nelle celle, e che vi è un solo servizio igienico nel quale è possibile lavarsi, lavare le stoviglie e gli indumenti, e lo stesso è situato sempre nello stesso servizio, privo di doccia! L’aspiratore menzionato e che si trova nel bagno alle 21:00 viene spento e riacceso alle 06:15 del mattino seguente, per cui se si ha necessità di evacuare, i cattivi odori si espandono inevitabilmente per tutta la cella. Vorrei fare notare, ancora, che la cella è sì come da voi descritta (10.5 m^2), ma è pur vero che a questi metri si devono sottrarre quelli del servizio igienico, del letto, dello scrittoio, delle bilancette (per due detenuti) e del tavolo, quindi alla fine rimangono meno di 5.0 m^2 da dividersi tra i due detenuti.
Nonostante questo, con l’arrivo della nuova direttrice, la vivibilità dell’Istituto è migliorata.

27 novembre 2016
Casa Circondariale di Modena
G.U., ex detenuto, volevo ringraziare la direttrice (Dott.ssa Rosalba credo) per l’esperienza fatta col progetto ULISSE. Un grazie va anche a tutti i volontari. Ok anche alle Guardie: fate i bravi, un lavoro che non invidio.
Ciaoooo

23 novembre 2016
Casa di Reclusione di Isili
Sono un internato e sono uscito da poco. La realtà non e descritta completamente, la realtà e ancora più brutale: tanto sfruttamento e schiavismo li ad Isili e la magistratura non funziona. A Isili la magistratura non funziona, i responsabili dell’istituto sono ignoranti e prepotenti e sono protetti dal magistrato. In pratica un internato, che obbligatamente dovrebbe ricevere un inserimento nella Società, è completamente abbandonato. In 2 anni che sono stato li ho visto tantissime proroghe per futili motivi.

15 novembre 2016
Casa Circondariale di Piacenza “Le Novate”
Mio marito è stato trasferito qui e sono disperata. Abito a Rimini e lui era detenuto a Ferrara. Dovevano portarlo a Forlì e io no so neanche dove si trova Piacenza. Non è giusto. Gli mancano 2 anni, ha la certificazione di tossicodipendenza e doveva andare in misura alternativa con programma del sert. Mi domando perché non viene a casa. Doveva uscire il 15 luglio. La relazione di sintesi prima non era buona però dal 15 luglio fino ad adesso era perfetta e dovevano quindi concedergli la misura.
Sono sola, come faccio, ditemi voi. Il mio numero di telefono xvzkywt273.

10 novembre 2016
Casa Circondariale di Como
Purtroppo in questo carcere si trova mia moglie. Premetto che lei si è costituita, in quanto precedentemente era latitante, e il motivo è che si era rotta una spalla e tre vertebre cadendo da sola. Mia moglie ha 67 anni, soffre di varie patologie, e l’intervento che gli è stato fatto precedentemente purtroppo non e riuscito e per questo necessita urgentemente di un nuovo intervento che prevede una protesi. Trovo inaudito che dopo 5 mesi con continue richieste siamo ancora in attesa. Più tempo passa più lei rischia di perdere l’articolazione. Colgo l’occasione per ringraziare ma a mio avviso il carcere cosi non serve a nulla.

7 novembre 2016
Casa circondariale di Cagliari ­ Uta “E. Scalas”
Mio figlio è detenuto a Uta - Casa circondariale Ettore Scalas. Riuscire a prenotare è un’impresa, la linea è sempre occupata e se è libero non rispondono. Ma che dobbiamo fare per riuscire ad avere un colloquio? La mattina mi devo sedere e pregare di avere una risposta e quando riesci, scopri che già tutto prenotato. Devo chiamare 7 giorni prima per andare a trovarlo 7 giorni dopo.

11 ottobre 2016
Casa di Reclusione di Fermo
Spero potete aiutare i detenuti del carcere di Fermo ad avere finalmente l’acqua calda nelle celle.

23 settembre 2016
Casa Circondariale di Como
Il giorno 23 settembre 2016 alle ore 08.00 ci stavamo recando in visita ad un parente (ristretto) a Como provenienti da Ferrara nonostante la notevole distanza (circa 270 km) che affrontiamo 4 volte al mese con dispendio di danaro e tempo, e nonostante una recente Circolare del ministero competente che dispone di agevolare al massimo il ricongiungimento con i parenti (figli, fratelli e quant’altro) avvicinando ad una distanza ragionevole coloro che sono ristretti. In quella ci siamo ricordati di non avere il giorno prima chiesto la conferma del colloquio. Abbiamo telefonato alla portineria dell’istituto cortesemente chiedendo di potere effettuare comunque la visita. La risposta che ci è stata data ha rivelato in maniera certa il menefreghismo più totale verso persone che certe situazioni subiscono e di cui non sono assolutamente responsabili . Il sentirsi rispondere da chi dovrebbe spiegare i motivi per cui, forse, la visita non era possibile, che “se siete già partiti, girate la macchina e tornate indietro”, “non si può fare la visita e dovevate pensarci prima”, qualifica in modo evidente l’ignoranza di chi invece dovrebbe avere più rispetto per i propri colleghi (che in tutte le altre occasioni in cui sono stati interpellati hanno dimostrato gentilezza e disponibilità) e verso chi già sopporta certe situazioni non sicuramente piacevoli. Abbiamo informato del fatto anche la Direzione dell’istituto. Grazie per la disponibilità accordataci. V.P.

12 settembre 2016
Casa Circondariale di Voghera
Buonasera, malauguratamente sono venuta a conoscere di questa realtà e un po’ di cose sono cambiate dalla vostra ultima visita, ho un parente affine che si trova nella struttura di Voghera e ci terrei a fare qualche precisazione: ­ i colloqui sono dal mercoledì alla domenica (giorno in cui non si possono introdurre pacchi e non si possono versare contanti). Inoltre bisogna contattare, telefonicamente o via mail, la struttura per chiedere la disponibilità almeno 20gg prima di quando si vorrebbe fare il colloquio; ­ nel padiglione nuovo non è permesso ai detenuti di fare socialità, o quantomeno non con la stessa frequenza con cui gli era permesso nel padiglione vecchio, cosa che, personalmente, trovo sbagliata nella maniera più assoluta, perché come comprenderete, la rete sociale è fondamentale in queste situazioni così lontane dalla società reale; ­ inoltre, in quest’ultimo periodo, esattamente dal 28/08/2016 al 4/09/2016, tutti i detenuti reclusi in AS hanno fatto uno sciopero del vitto e della spesa per ribellarsi al monopolio dei prezzi imposti all’interno della struttura (cosa che trovo inaccettabile visto il rincaro imposto su ogni pezzo).

3 settembre 2016
Casa Circondariale di Terni
Esiste un area verde ma non si utilizza, specialmente per i bambini sarebbe fondamentale fare i colloqui all’aperto: vedi carcere di Lanciano dove per tutto il periodo estivo si fanno tutti i colloqui all’aperto.