Ricongiungimenti, saranno alzati i limiti di reddito, Metropoli, 02/07/08

Ricongiungimenti, saranno alzati i limiti di reddito

ROMA - Innalzamento del reddito minimo per ottenere il ricongiungimento familiare; assicurazione obbligatoria per coprire eventuali spese sanitarie per i genitori ultrasessantacinquenni che abbiano ottenuto il ricongiungimento; più tempo alle amministrazioni locali per rispondere alle richieste degli immigrati extracomunitari ma senza la clausola del silenzio-assenso. Sono queste le novità che il governo potrebbe introdurre nel decreto legislativo sui ricongiungimenti familiari, all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera per il parere, nell'ambito del pacchetto-sicurezza.

Il voto della commissione sul decreto, in scadenza il 7 luglio, è atteso per giovedì prossimo. Il governo dovrebbe accogliere le proposte di modifica avanzate in commissione dalla maggioranza che puntano a rendere ancor più rigorose le norme che regolano i ricongiungimenti familiari. Il reddito minimo necessario per ottenere il ricongiungimento, pari all'assegno sociale, con una media mensile di 420 euro, dovrebbe essere portato al doppio dell’assegno e al triplo se i ricongiungimenti sono due.

Le amministrazioni locali che devono vagliare le richieste di ricongiungimento, secondo la proposta di modifica della maggioranza, avranno a disposizione più tempo: 6 mesi anziché 90 giorni. Ma non varrà più la regola del silenzio-assenso: una risposta ci dovrà comunque essere e i controlli per verificare l'esistenza dei requisti necessari dovranno essere più rigorosi.

Nel provvedimento del governo c'è anche la norma sull'esame del Dna cui far ricorso qualora non sia possibile provare con certezza il legame di parentela o sussistano fondati dubbi sulla validità dei documenti presentati. Esame che deve essere effettuato a carico degli interessati con il loro consenso, ma che è condizione essenziale per ottenere l'autorizzazione al ricongiungimento.

Il ricongiungimento, secondo il decreto legislativo del governo, può essere richiesto per il coniuge non legalmente separato e che abbia compiuto 18 anni; per i figli minori, anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio, non coniugati, a condizione che l'altro genitore abbia dato il proprio consenso; per i figli maggiorenni, non coniugati e a carico, che per ragioni obiettive non possono provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita per ragioni di salute, come nel caso di invalidità totale; per i genitori a carico qualora non abbiano altri figli nel Paese di origine o provenienza, o per i genitori ultrasessantacinquenni, nel caso in cui gli altri figli non possano provvedere al loro sostentamento per documentati, gravi motivi di salute.

La stretta sui ricongiungimenti familiari, prevista nei nuovi provvedimenti annunciati dal Governo in materia di immigrazione, non costituisce una soluzione al problema sicurezza. Lo sostiene l'Aduc. “In questo modo - dice l'Aduc - si rischia di aumentare il senso di emarginazione degli immigrati e di rendere meno stabile la vita e il lavoro di chi decide di stabilirsi in un paese straniero. Il diritto all'unità familiare è, invece, un modo per agevolare l'integrazione dello straniero e non ha nulla a che vedere con il problema della sicurezza”.

(Adnkronos/Agi)