Sbarchi, in tre giorni 140 i morti in mare, Metropoli, 11/12/07

Sbarchi, in tre giorni 140 i morti in mare

Da sabato sono circa 140 le persone che hanno perso la vita o che risultano disperse nel loro tentativo di raggiungere le coste europee. Le vittime sono per la maggior parte africane. Gli incidenti sono avvenuti al largo delle coste della Turchia, del Senegal e del Marocco. Intanto si è appena concluso il vertice Ue-Africa di Lisbona, nel quale l'Europa ha proposto un patto per migliorare la gestione dell'immigrazione

MADRID - Ancora decine di morti e di dispersi fra i disperati in fuga verso l'Eldorado europeo negli ultimi tre drammi in mare, nell'Atlantico e nel Mediterraneo.
Secondo un bilancio che potrebbe ulteriormente aggravarsi, sono per ora almeno 140 i morti e i dispersi, per la maggior parte africani, in tre tentativi finiti male di raggiungere le coste dell'Ue da sabato, ma di cui si è avuta notizia solo oggi, al largo delle coste della Turchia, del Senegal e del Marocco.

La polizia di Dakar ha annunciato che circa 40 clandestini che tentavano di raggiungere a bordo di una grande piroga l'arcipelago spagnolo delle Canarie, al largo delle coste africane, sono morti "di sete e fame" nel viaggio. I loro corpi sono stati gettati in mare.
La piroga, partita dalla Casamance, nel sud del paese, con a bordo circa 130 persone, soprattutto senegalesi e gambiani, non è arrivata nelle Canarie ma solo a nord di Dakar. Circa 70 aspiranti clandestini sono fuggiti prima dell'arrivo della polizia. Altri 20, in cattive condizioni sono stati ricoverati.
Il secondo dramma in mare si è verificato al largo delle coste del Sahara Occidentale, dove un'altra barca, carica di clandestini subsahariani, in rotta pure verso le Canarie e la speranza di un approdo in territorio spagnolo, è naufragata a causa del cattivo tempo e delle condizioni difficili del mare.
Cinquanta persone risultano disperse. La marina militare marocchina, allertata da un peschereccio, è riuscita per ora a ritrovare in vita solo sei clandestini.
Al largo delle coste turche intanto è naufragato nella notte fra sabato e domenica un'altra carretta del mare carica di migranti clandestini, circa 80 secondo la polizia turca che ha dato oggi la notizia, diretti verso l'isola greca di Kyos, territorio Ue. Secondo le autorità di Seferihisar, vicino a Smirne, sono stati ritrovati per ora 51 cadaveri. Al momento sono stati ritrovati solo sei sopravvissuti, uno dei quali in condizioni gravi, che sono stati ricoverati. Due sono palestinesi.
Questi nuovi, tragici drammi del mare, sono resi noti all'indomani del vertice Ue-Africa di Lisbona, nel quale l'Europa ha proposto ai paesi del continente nero un patto per una migliore gestione dell'immigrazione legale e un'azione più decisa di contrasto a quella illegale.
(ANSA).