L'imbarcazione sulla quale viaggiavano era partita dalla Libia
Ci sarebbero - secondo il governo egiziano - oltre 100 dispersi
Si rovescia barcone diretto in Italia 40 immigrati morti nel mar libico
Le motovedette nelle acque meltesi dove sono scomparsi sei migranti
Nell'isola siciliana approdati stamane su due gommoni altri 90 clandestini
Immigrati aggrappati ad una rete per la cattura dei tonni
ROMA
- Nuova tragedia sulle rotte degli immigrati diretti in Italia. Almeno
40 di loro sono affogati e altri cento sono dispersi dopo che il
barcone su cui viaggiavano, partito dalla Libia e diretto in Italia, si
è capovolto in mare. Lo ha reso un funzionario egiziano. L'imbarcazione
è affondata il 7 giugno, poco dopo aver mollato gli ormeggi al largo di
Zuwarah, vicino al confine con la Tunisia. A bordo c'erano 150 persone:
soltanto uno di loro è stato tratto in salvo. Le autorità libiche sono
riuscite finora a recuperare 21 cadaveri. Secondo un portavoce, il
ministero dell'Interno del Cairo è stato informato della tragedia il 13
giugno, perché Tripoli riteneva che a bordo del barcone vi fossero 12
egiziani. Le condizioni dei corpi non hanno reso possibile alcun
riconoscimento.
Intanto risultano ufficialmente
"dispersi"
sei migranti scomparsi nella acque davanti a Malta: le speranze di
trovarli in vita sono quasi nulle. Le ricerche sono riprese all'alba.
Mancano all'appello anche dei bambini. I superstiti che si sono salvati
aggrappandosi alle
gabbie dei tonni sono stati accompagnati nei centri di raccolta a Malta.
LE FOTO
Ma l'ondata di sbarchi non si arresta. Neppure le cattive condizioni
del mare spengono la speranza di una nuova vita sul versante europeo
del Mediterraneo. Stamane, al largo dell'isola di Lampedusa sono stati
soccorsi altri due gommoni con a bordo 90 migranti. Il primo ne
trasportava 46, tutti uomini e adulti: è stato intercettato a circa 30
miglia a sud dell'isola da una motovedetta della Guardia costiera, a
lanciare l'allarme è stato un extracomunitario con un telefono
cellulare. L'altro gommone, con a bordo 44 persone, tra cui 16 donne e
7 minori, è stato soccorso da una motovedetta della Guardia di finanza
a circa 45 miglia a sud-est di Lampedusa. In due giorni hanno raggiunto
le coste dell'isola quasi 500 migranti, tra i quali un centinaio di
donne, due in attesa di un bambino.
Il centro di accoglienza di Lampedusa è in emergenza. Nell'isola
riesplode la polemica per la nuova ripresa degli sbarchi. Portavoce
della protesta è il vice sindaco leghista Angela Maraventano, che sulle
banchine del porticciolo si è presentata vestita "all'araba", con lo
chador in testa. La senatrice del Carroccio ormai è una veterana delle
iniziative anti-immigrazione: "Voglio trovare un passaggio per
Tripoli".
Le gabbie dei tonni, come era capitato altre volte, ieri si sono
trasformate in enormi ciambelle di salvataggio. In 28 sono riusciti a
salvarsi. Nell'ultima settimana già tre volte i barconi della speranza
erano finiti contro le gabbie per la pesca. "Probabilmente, ieri i
bambini sono stati i primi ad avere la peggio", ipotizzano alla
Capitaneria di porto.