Spagna - Muore cittadino nigeriano durante l’espulsione, meltingpot.org, 12/06/07

Spagna - Muore cittadino nigeriano durante l’espulsione

Migrante deportato muore su un aereo Iberia

A nove anni dall’assassinio di Semira Adamu durante un volo di deportazione della compagnia belga Sabena, perde la vita durante un’espulsione aerea un altro migrante.

L’espulsione è costata la vita a Osamuyia Aikpitanhi, migrante nigeriano di 23 anni. Lo scorso sabato, durante la sua deportazione su un volo della Iberia airlines, Osamuyia Aikpitanhi è morto. Il giornale spagnolo El Pais riferisce che il migrante era stato caricato sull’aereo insieme ad altri tre nigeriani, immobilizzato con le manette e con una fascia di nastro adesivo sulla bocca per evitare che potesse mordere gli agenti di polizia.

L’uccisione di Aikpitanhi alza ancora una volta il costo umano delle politiche europee contro l’immigrazione irregolare, aggiungendo un’altra vita alle vittime quotidiane delle leggi sull’immigrazione in vigore nei paesi dell’Unione Europea. Secondo i dati di Fortress Europe nei primi cinque mesi di quest’anno sono almeno 131 le persone morte nel mar delle Canarie, mentre nel solo mese di maggio ben 111 sono i migranti morti nel Canale di Sicilia.

Contro ogni principio di non refoulement e di tutela dei diritti umani nonché del diritto alla protezione sancito dalla Convenzione di Ginevra, la Spagna – così come l’ Italia - persegue ogni giorno la propria lotta contro il migrante clandestino: nel corso del 2007 sono stati ben 23 000 i migranti espulsi o respinti dalle autorità spagnole.

Una battaglia condotta con sistemi sempre più sofisticati, dalla missione Frontex estesa ormai a tutto il Mar Mediterraneo per bloccare le imbarcazioni dei migranti, ai centri di detenzione nelle isole di Lampedusa e delle Canarie, fino agli accordi con le compagnie aeree per le deportazioni dei migranti. Contro l’immigrazione irregolare si mettono in campo strategie di tipo militare che il Commissario europeo Frattini spaccia per “sforzi per ridurre le perdite di vite umane in mare” mentre non fanno altro che rendere sempre più pericolose le rotte migratorie per raggiungere l’Europa alzando il numero dei morti e dei dispersi.

Osamuyia Aikpitanhi non è morto raggiungendo l’Europa, ma uscendone contro la sua volontà, come successe nel 1998 a Semira Adamu, anche lei uccisa su un aereo mentre veniva deportata verso la Nigeria.

Redazione Progetto Melting Pot