Amato: «Non c'è integrazione vera se non c'è rispetto della legalità», Ministero dell'Interno, 22/09/07

Amato: «Non c'è integrazione vera se non c'è rispetto della legalità»

Il ministro dell'Interno ha concluso a Firenze i lavori della Conferenza nazionale dell'immigrazione: 'Verso una società multiculturale. Dalle esperienze del territorio alla costruzione di nuovi modelli'. «Conservare la nostra identità senza aggiunzioni è scegliere una identità declinante»

«Noi abbiamo quest'idea che ciascun essere umano è uguale ad ogni altro, perché è figlio dello stesso Dio, questa è la nostra visione, non è detto che la realtà sia questa». Lo ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato, colcludendo a Firenze la Tavola rotonda della seconda giornata della Conferenza nazionale dell'immigrazione. 

«Anche in ambito europeo si tende a fare politiche di accoglienza per l'immigrazione qualificata, quella di ingegneri e medici - ha affermato - mettendo una nuvola intorno all'altra, quella che qualificata non è. L'immigrazione qualificata è utile, ed io ne sono un grande supporter, però lo sappiamo che non c'è solo questa immigrazione». 

«Troppo noi europei ci affidiamo all'inviolabilità delle nostre politiche 'correctness' per aspettarci che la realtà vi si adegui. La politica 'correctness' significa una feconda sinergia tra i diversi, ma non si realizza empiricamente da sola». 

«Ci dobbiamo decidere, mettendo da parte le dannate ideologie - ha proseguito Amato - Vietare il velo vuol dire imporre un'ideologia imperialista occidentale. Non si può rifiutarsi di credere che il velo islamico è in certe occasioni sinonimo di prevaricazione contro le donne ed in altri espressione di identità. Sono stanco di vedere attacchi ed aggressioni politiche in questo Paese che dimostrano soltanto quanto è minuscolo chi le fa». 

«Chiuderci ai flussi migratori significa scegliere il declino demografico, culturale e politico, conservare la nostra identità senza aggiunzioni è scegliere una identità declinante». 

«Combattere l'illegalità è fondamentale - ha affermato il ministro - E' evidente che l'immigrato clandestino delinque più del regolare, ma perchè è sottoposto al ricatto di chi lo costringe all'illegalità. Non ci può essere integrazione se c'è illegalità. La legalità fa parte della dignità umana». 

Sul terrorismo fondamentalista Amato ha detto che occorre «Garantire la libertà religiosa assicurando allo stesso tempo che non venga usata la religione e i luoghi di culto per diffondere il terrorismo, ma serve anche dialogo tra le religioni e creare un clima di progressiva fiducia reciproca». 

«Gli esseri umani, se vivono insieme e si fidano, si contaminano a vicenda. Sarà un percorso - ha concluso - che ci porterà alla interculturalità, avremo realizzato l'alterità».