Francia - Continua la denuncia contro le politiche in materia di immigrazione, meltingpot.org, 19/11/06

Francia - Continua la denuncia contro le politiche in materia di immigrazione

Giornata di mobilitazione davanti alle Prefetture

Mercoledì 22 novembre 2006 presidii davanti alle prefetture

6924 persone regolarizzate di fatto dalla circolare del 13 giugno. Ma anche 26.614 domande rifiutate. Sono decine di migliaia di genitori di ragazzini scolarizzati che le prefetture, rispettose delle quote dettate dal ministro degli Interni, condannano a vivere nella disperazione e nel terrore continuo di essere arrestate.
Migliaia di ragazzi maggiorenni scolarizzati rischiano in ogni momento l’espulsione.

Migliaia di studenti privati del permesso di soggiorno a cui viene negato il diritto allo studio. Il rischio per un giovane di essere allontanato con la forza dal territorio francese non si ferma alle porte degli edifici scolastici.
Nelle scuole superiori la situazione degli studenti stranieri è sempre più difficile: condizioni di accoglienza deplorabili, difficoltà sociali e precarietà amministrativa. lo studente straniero è minacciato continuamente dall’intrusione delle prefetture nel suo cursus universitario e nella sua vita privata.
Molte prefetture rifiutano così di rinnovare i permessi di soggiorno degli studenti in situazione regolare con il pretesto dell’insufficienza di risorse o adducendo condiserazioni pedagogiche arbitrarie.
Si assiste ad una moltiplicazione dei casi di studenti sans-papiers condannati a vivere nell’isolamento e nella precarietà.

Da alcuni mesi insegnanti, genitori, studenti manifestano, firmano petizioni, si recano davanti alle prefetture per dichiarare la loro rabbia contro una politica che sgretola le loro vite, la vita dei loro figli, dei loro compgani di classe, dei loro vicini di casa.
Un recente sondaggio (RMC/20 Minutes del 6 e 7 ottobre 2006) dimostra che il 73% della popolazione francese è favorevole alla regolarizzazione dei sans-papiers se hanno figli scolarizzati o un contratto di lavoro.

Il ministro degli Interni e quanti fanno della demagogia sulla spalle dei migranti sono in netta minoranza.
Per i cittadini, il "clandestino" su cui si costruisce una campagna elettorale in vitsa delle presidenziali 2007, è piuttosto il vicino di casa, il compagno di classe dei propri figli, il genitore che viene a prendere il figlio a scuola.
Questi ragazzi, questi genitori, questi studenti hanno tutto il diritto ad una vita normale e all’educazione. Devono essere regolarizzati.

Per queste ragioni mercoledì 22 novembre presidii davanti alle prefetture francesi.