Santa Maria Capua Vetere. Antigone ammessa parte civile per le violenze nel carcere

carcere SMCVIeri si è tenuta la terza udienza preliminare del processo per le violenze contro i detenuti, avvenute nell'aprile del 2020 all'interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Tra le altre il giudice ha ammesso la costituzione di Antigone quale parte civile nel procedimento.   

"I fatti avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, le denunce di tortura, costituiscono una ferita alla democrazia del nostro paese", dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. "All'indomani dei fatti, attraverso le denunce che arrivarono ad Antigone da famigliari e detenuti, presentammo un esposto alla Procura e, anche da questo, partirono le indagini che hanno portato al rinvio a giudizio di oltre 100 persone tra agenti e funzionari. Per noi stare nel processo è un elemento importante, perché potremmo portare il nostro contributo diretto nel chiarimento di quanto accaduto e delle responsabilità. Davanti a fatti come questi c'è bisogno di percorrere la strada della giustizia", conclude Patrizio Gonnella.