Il 22 dicembre u.s. all'interno del carcere Pagliarelli di Palermo si è suicidato un detenuto di 64 anni del reparto Laghi, un reparto a vigilanza dinamica.
Il giorno successivo, durante la visita all’interno del reparto che ospita le detenute del cardinale Lorefice - che ha portato loro una parola di conforto - si è consumato un tentativo di suicidio tramite impiccagione.
“C’è un diffuso disagio nel carcere Pagliarelli, disagio da me avvertito anche durante la visita che ho effettuato nel mese di Ottobre. Scarsissima la presenza di psicologi, pochissime ore mensili a disposizione per centinaia di detenuti" dichiara Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia.
"Non si può “archiviare” tutto con estrema semplicità e disinvoltura.Chiediamo al Ministro Orlando di avviare una indagine su quanto accade in questo carcere, partendo dai fatti odierni e dal numero dei casi di detenuti in isolamento in questo anno”, conclude Apprendi.
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Alcuni giorni fa abbiamo dato la notizia della composizione amichevole che il Governo italiano ha offerto a due ex detenuti torturati nel carcere di Asti.
Con questa timeline ripercorriamo quella vicenda che è anche solo l'ultima, in ordine di tempo, dimostrazione di quanto è urgente approvare una legge che punisca la tortura nel nostro Paese.
IL CASO DI DUE DETENUTI TORTURATI AD ASTI NEL 2004 DAVANTI ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI: IL GOVERNO PRONTO A RISARCIRE LE VITTIME
Nella mattina del 19 novembre il presidente regionale dell’Ass.ne Antigone, avv. Salvatore Braghini, è intervenuto nella V Commissione del Consiglio regionale - Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro alla presenza del Presidente dr. Mario Olivieri e dei consiglieri presenti, al fine di illustrare le criticità rilevate durante le visite nelle carceri abruzzesi, dove ha svolto, in qualità di osservatore accreditato dal Ministero di Giustizia, un’accurata indagine sulle condizioni dei detenuti, con particolare attenzione alla verifica del sovraffollamento, delle dimensioni delle celle in ragione del numero dei detenuti, delle condizioni igienico-sanitarie, delle attività trattamentali, del sistema di vigilanza.
COMUNICATO STAMPA - “La Regione Lazio non ha mai proceduto alla nomina del Garante dei detenuti. La carica è vacante da molti mesi - dichiarano Patrizio Gonnella presidente di Antigone e Roberto Crea, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva - nonostante vi sia stato un bando e nonostante la nomina era nelle scorse settimane all’ordine del giorno del consiglio regionale del Lazio".
"Nei 14 istituti penitenziari del Lazio vi sono 5.729 detenuti (dati aggiornati al 31 ottobre del 2015) rispetto ai 5.272 posti regolamentari. Vanno assicurati i loro diritti, in primo luogo quello alla salute che dipende direttamente dalle ASL laziali.
Dalla prefazione di Patrizio Gonnella:
Le carceri minorili hanno oramai, fortunatamente, un uso davvero residuale all’interno del sistema della giustizia dei minori. Proprio per questo, tuttavia, rischia di essere stigmatizzante. Solo i più cattivi vanno a finire in galera: è questo il messaggio che dobbiamo oggi decostruire. Per decenni la presenza dei ragazzi negli II.PP.MM. italiani si era attestata attorno alle 500 unità. A seguito dell’ondata riformatrice che ha investito il sistema penitenziario degli adulti e che si è portata dietro a ricasco anche quello minorile, si era arrivati a meno di 350 presenze, oggi nuovamente aumentate dalla presenza dei giovani adulti negli istituti per minori. In ogni caso, numeri molto bassi.
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre e l’associazione Antigone - con il sostegno della fondazione italiana Charlemagne a finalità umanitarie ONLUS - hanno aperto a Febbraio 2015 uno sportello di informazione legale presso la Casa Circondariale Regina Coeli di Roma. Lo sportello è parte dell’insegnamento di clinica legale penitenziaria gestito dal prof. Marco Ruotolo e da Patrizio Gonnella.
Viene fornita gratuitamente assistenza e consulenza legale ai detenuti in materia di esecuzione penale, diritto penitenziario e dell’immigrazione. Lo sportello si avvale della collaborazione di laureandi, laureati, dottorandi e dottori di ricerca in materie giuridiche, nonché di avvocati specializzati in diritto penale e dell’immigrazione delle associazioni Antigone e Asgi, ai quali è affidato il ruolo di tutors.
Lunedì scorso Pino Apprendi, rappresentante di Antigone, si è recato al carcere Pagliarelli di Palermo dopo aver raccolto strane voci sulle condizioni di alcuni detenuti che, per motivi precauzionali (tendenze al suicidio) sarebbero stati tenuti nudi, in isolamento e senza coperte.
"Ho visitato il reparto di isolamento - dice Pino Apprendi - dove vi erano 4 celle occupate da 4 persone; due di queste non avevano in dotazione alcuna coperta. Avendo fatto notare ciò alla direttrice, la stessa mi riferiva che la coperta sarebbe stata data dietro richiesta. Visitando il reparto degenza della psichiatria - continua Pino Apprendi - ho notato che un ragazzo tossicodipendente viveva in una cella priva di letto, tavolo e sgabello; a terra vi era un pezzo di gommapiuma che faceva da materasso, una coperta e due piatti di pasta.