Contro la #Tortura. Senatori, bloccate la legge

Ai Senatori della Repubblica

La Camera dei Deputati ha approvato il 4 maggio  la modifica degli articoli 52 e 59 del codice penale. Se tale modifica fosse approvata anche dal Senato, di fronte a un'effrazione notturna con violenza contro le cose o le persone, sparare equivarrebbe a difendersi legittimamente. Anche contro un ladro di biciclette.

Quanto alle circostanze del reato, chi sparasse "in stato di grave turbamento psichico" sarebbe discolpato a priori dall'accusa di aver reagito in maniera sproporzionata. Va da sé che questa circostanza sarebbe invocabile in tutti i casi.  

Il codice rocco fa reggere la legittima difesa sul sacrosanto principio di proporzionalità tra azione e reazione. Nel 2006, la destra al governo che la allargò ai casi di pericolo di aggressione. Con questa proposta di legge l'erosione di questo principio sarebbe ben più forte; arriveremmo a un passo dalla licenza di uccidere.  

Nelle società moderne lo stato è detentore del monopolio della forza, e ciò garantisce meno violenza e più sicurezza. Nel momento in cui i reati contro la persona sono in calo - e gli omicidi ai minimi storici - si decide di trasformare i cittadini in pistoleri, sacrificando un pezzo dello stato di diritto sull'altare del far west: il che sarà foriero di più omicidi e maggiore insicurezza. 

Per questo ci appelliamo ai senatori affinché non votino il testo che arriverà dalla Camera dei Deputati evitando di cedere alle pulsioni populiste che nulla hanno a che vedere con il reale livello di sicurezza.

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