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Casa Circondariale di Iglesias (chiusa)

Chiusa nel 2015

Casa Circondariale di Iglesias (Cagliari)

maschile

indirizzo: località Sa Stoia

telefono: 0781 21206

Tribunale e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Cagliari

Ufficio di esecuzione penale esterna di riferimento: Cagliari

NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI

La CC di Iglesias, come quella di Macomer, è nata come succursale di istituti principali. Per questo motivo non fu inserita nei decreti di assegnazione delle sedi dei medici incaricati: un'anomalia giuridica segnalata fin dal 1994. Per sanare questa situazione, il monte-ore assegnato dal Provveditorato di Cagliari alla Guardia medica copre anche le ore del medico SIAS facente funzione di incaricato.

L'istituto doveva essere adibito a Sezione a Custodia Attenuata per giovani adulti con condanne brevi, poi l'esigenza di trasferimento ha prevalso su qualsiasi classificazione. La struttura è stata adattata in corso d'opera. Gli spazi, non progettati per la funzione di casa circondariale, sono quindi mal distribuiti. Ad esempio le salette per le perquisizioni e i colloqui con gli avvocati sono state ricavate dai pozzi-luce. I magistrati vengono ospitati negli uffici dell'educatrice. L'istituto fino al 2002 ospitava un massimo di 60 detenuti, tutti residenti nell'isola; dall'agosto 2004 la media supera i 100 reclusi, di cui il 60% stranieri non definitivi, condannati per reati commessi in altre regioni italiane (prevalentemente al nord e a Napoli). Molti detenuti stranieri vivono in stato di indigenza e non hanno alcun contatto con l'esterno; vengono assistiti dai volontari della Caritas.

Il carcere ha una sezione protetta, inizialmente costituita per i collaboratori di giustizia; attualmente ospita anche sex offenders. In questa sezione non viene svolta alcuna attività scolastica o di formazione, a parte gli incontri con i volontari.

STRUTTURA

La costruzione risale agli anni '80; il carcere è stato aperto nel 1994. Come in tutte le strutture penitenziarie costruite in quel periodo ci sono problemi all'impianto idraulico-fognario. Internamente il carcere presenta una grande rotonda centrale da cui si dipartono (su due piani) le sezioni (3 comuni + 1 protetti) e i vari spazi. Sulla rotonda si affacciano due salette per i colloqui con educatori e volontari.

Sia i corridoi che i cortili per il passeggio (2, divisi da un muro centrale con tettoia) sono decorati con murales eseguiti dai detenuti. Le sezioni hanno una saletta per la socialità, piccola e spoglia; la sezione C non ha la sala socialità (c'è la cappella).

Le celle misurano 9 mq (singole), attualmente ospitano 2 detenuti (1 cella con 3 detenuti). Le stanze sono luminose, le finestre dotate di sbarre (senza grate).

Servizi igienici separati dalla cella, molto grandi, dotati di wc, lavabo e bidet.

Le docce presentano i soliti problemi di umidità: muri scrostati, qualche vetro rotto (indecenti nella sezione B).

In  migliori condizioni le docce della Sezione Protetti, che non soffre di continui turn-over.

Cucina nuovissima e funzionale, molto ben tenuta. Lavanderia grande con 4 lavatrici industriali (di cui 2 non funzionanti) e magazzino.

Biblioteca spaziosa, gradevole, tavoli nuovi, librerie con ante a vetro, angolo computer.

Cappella, in sezione C,  ricavata da due celle unite.

Una aula scolastica, per la scuola media, e un archivio (ricavato da un bagno).

Sala colloqui piccola con bancone senza vetro.

Non ci sono aree verdi per i detenuti.

I due capannoni per le lavorazioni sono molto funzionali, a norma, con macchinari moderni.

DETENUTI

presenze: 123              al dicembre 2005

capienza regolamentare: 69

tollerabile: 114

stranieri: 60%, con prevalenza di originari dell'est europeo, maghrebini e sudamericani;

tdp: 31 (media 30-40%);

alcolisti: 1;

Hiv+: 2;

sezione protetti: 23, di cui 2 isolati;

posizione giuridica: definitivi: 80; imputati: 40, di cui 4 giudicabili.

art. 21: 1.

No Servizio Nuovi Giunti. I detenuti non entrano mai dalla libertà, provengono tutti da altre carceri. Molti chiedono subito il trasferimento, quasi sempre per motivi familiari. I detenuti sono sottoposti ad un'osservazione penitenziaria breve, perché non ci sono i tempi per un'osservazione finalizzata all'ottenimento di misure esterne. Solo 4 detenuti usufruiscono di permessi-premio. 

STAFF

Direttore: Elisa Milanesi, in missione a Iglesias per 3 gg la settimana; svolge anche funzione di vice-direttore alla CC di Cagliari-Buoncammino.

Con l'art. 80 (graduatorie regionali) opera nel carcere una criminologa.

Educatori: 1. Personale amministrativo: 1 ragioniere ( la tabella 2004 prevedeva15 impiegati).

Agenti di polizia penitenziaria: 56, di cui 2 sospesi dal servizio. Carenza di almeno 15 agenti. La pianta organica risale al 1999 (allora l'istituto ospitava 60 detenuti e la polizia penitenziaria non faceva le traduzioni). Molti i titoli di assenza aggiuntivi: 20 agenti usufruiscono della legge 104 (familiari disabili), 3 hanno un mandato amministrativo (2 in segreteria, 1 in ragioneria); molti gli agenti con un'alta anzianità di servizio, che godono di 41 giorni di ferie annuali, e quelli con figli piccoli (congedo parentale). Non esiste il centralino telefonico, è stato richiesto un centralinista di categoria protetta. Gli agenti seguono regolarmente corsi di formazione e aggiornamento. La carenza di personale ostacola il regolare svolgimento delle attività dei detenuti e il possibile sviluppo di progetti all'interno dell'istituto.

Non è presente nessuna forma di mediazione linguistica e/o culturale (necessaria secondo i volontari Caritas).

Personale sanitario: non c'è medico incaricato, uno dei medici SIAS svolge la funzione. Guardia medica di 9 ore nei feriali e 12 ore nei festivi con 3 medici SIAS. 1 infermiere di ruolo e 3 in convenzione. Per i detenuti tdp e alcoldipendenti convenzione con Ser.T. di Iglesias, con 1 infermiere a 6 ore settimanali e 1 esperto.

Il magistrato di sorveglianza viene da Cagliari e segue anche altri istituti.

VOLONTARI

Caritas di Iglesias: 2 volontari con art. 78 +1 volontario che operava nel carcere di Tempio Pausania, attualmente chiuso.

I volontari della Caritas svolgono colloqui di sostegno (più di 600 nel 2005), assistono i detenuti in permesso e accompagnano i liberanti fino alla partenza verso il luogo di provenienza, espletano pratiche di vario genere (assegni INPS, Comuni, contatti con assistenti sociali, legali, famiglie). La Caritas eroga fondi per le diverse necessità dei detenuti non abbienti (3.200 euro nel 2005), con cui vengono acquistati vestiti, borse da viaggio, carta da lettere, francobolli, riviste.

Inoltre la Caritas accoglie i detenuti in permesso e i liberanti nella "Casa S. Stefano", in cui opera personale qualificato. Le persone accolte provengono da vari istituti della Sardegna.

CONDIZIONI MATERIALI

Le celle vengono aperte alle 7.30. Ore d'aria: 9-11 e 13.30-15. Sezione protetta: 11-12 e 15-16.

Socialità: 16.30-18.

Le docce sono giornaliere.

Si può cucinare in cella. Nel 2003 è stato richiesto il finanziamento per la realizzazione di docce nei servizi igienici delle celle.

Ogni sezione ha un grande frigorifero nel corridoio.

I pulsanti della luce si comandano dall'esterno, in cella pulsante per chiamata e telecomando Tv.

I controlli notturni sono effettuati a luce normale o con la torcia.

CONTATTI CON L’ESTERNO

Colloqui, telefonate, pacchi secondo la norma.

Segnalato l'altissimo numero di telefonate.

I detenuti stranieri, che generalmente non effettuano colloqui, vengono seguiti dai volontari della Caritas; i volontari provvedono sia a fornire indumenti e il denaro per le telefonate che all'accompagnamento durante i permessi-premio. 

EVENTI CRITICI

Al momento della visita un detenuto in sciopero della fame, chiede trasferimento vicino alla famiglia (Padova).

I fenomeni di autolesionismo sono in diminuzione. I motivi delle proteste sono legati in genere alle istanze di liberazione anticipata e al trasferimento in Sardegna, che non viene accettato.

SANITÀ

Non c'è la guardia medica notturna, i detenuti con problematiche gravi vengono trasferiti in istituti con guardia medica 24 ore su 24.

Uno dei medici Sias svolge funzione di medico incaricato.

Specialisti convenzionati: psichiatra, dermatologo, odontoiatra, infettivologo.

L'infermeria avrebbe necessità di allargamento, lo spazio è stato suddiviso con armadi per consentire la privacy nei colloqui. Attrezzature mediche: defibrillatore; elettrocardiografo; pallone Ambu; diatermocoagulatore; ferri per chirurgia d'urgenza.  Studio odontoiatrico modernissimo con doppia sterilizzatrice (media di 40 visite mensili). Deposito farmaci.

Patologie più comuni: problemi odontoiatrici, dolori addominali, cefalea, ansia, insonnia.

Farmaci richiesti: antidolorifici, antinfiammatori. Per i detenuti tdp: psicofarmaci (ansiolitici, antidepressivi) .

Casi psichiatrici: 2 al momento della visita.

Visite specialistiche esterne e ricoveri: c/o ospedali di Iglesias e Carbonia. Non ci sono stanze apposite; i detenuti vengono piantonati in reparto. Le visite specialistiche hanno tempi normali ma spesso l'appuntamento viene annullato perché non ci sono agenti per l'acompagnamento.

Convenzione con il Ser.T. di Iglesias. Trattamento metadonico a scalare e di mantenimento. Al momento della visita i tdp sono una trentina, 1 alcoldipendente, 2 Hiv+, 5 affetti da epatite B, 12 da HCV. Detenuti in trattamento con metadone: 3; in trattamento con altri farmaci: 3.

ATTIVITÀ

La biblioteca, con 3.000 volumi,  fa parte del progetto "Biblioteche Scatenate" della Regione Sardegna. Vi lavorano un detenuto e un operatore della cooperativa "Aleph" di Cagliari. I libri a prestito vengono richiesti tramite "domandina" e portati al richiedente dal detenuto lavorante. In regime di piena funzionalità, la biblioteca è aperta dalle 14 alle 15.30 e vi possono accedere 4 detenuti alla volta.

Sono stati realizzati corsi di chitarra e pittura a murales con fondi dell'istituto (molto limitati). E' in progettazione un corso di pittura a murales di 60 ore.

I volontari organizzano incontri a tema, molto partecipati.

Non ci sono attività sportive organizzate, la carenza di personale non permette questo tipo di attività.

LAVORO:

Lavoro interno: 16 lavoranti, di cui 9 fissi (cuoco e 2 cucinieri, 2 sopravvitto, 3 Mof, 1 magazzino-lavanderia); i restanti  turnano ogni mese. I criteri di scelta per il lavoro sono: l'anzianità di permanenza, la presenza di figli, la presenza di sanzioni disciplinari.

Con la legge Smuraglia sono state avviate due lavorazioni, che si svolgono in due capannoni adiacenti: laboratorio infissi e tipografia. Nel laboratorio infissi lavorano 2 detenuti e un tecnico esterno, nella tipografia 2 detenuti e due tecnici.

La cooperativa "San Lorenzo" lavora con i detenuti in affidamento. Per un breve periodo ha lavorato all'interno del carcere nella sistemazione delle aree verdi.

Il territorio in cui si trova il carcere ha poche risorse a livello economico; le aziende sono piccole e a gestione familiare, l'assunzione di detenuti è molto difficile.

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Un corso è terminato nel 2003. Attualmente non vi sono corsi regionali di formazione. Il problema riguarda le 800 ore di formazione previste, dato che il turn-over molto frequente dei detenuti, che in genere scontano pene brevi, non permette né la frequenza regolare né il completamento dei corsi.

ISTRUZIONE

Non ci sono corsi di alfabetizzazione. Scuola media con corsi EDA di informatica.

C'è una sola aula per le 3 sezioni di comuni.

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