Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI: “TIRA BRUTTA ARIA AL SENATO.”

SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI: “TIRA BRUTTA ARIA AL SENATO.”

Dichiarazione di Patrizio Gonnella, Presidente dell’associazione Antigone

"Tira brutta aria al Senato. Nei giorni scorsi la Commissione Giustizia è riuscita nell’intento di peggiorare il decreto-legge del Governo pensato per affrontare la questione drammatica del sovraffollamento delle carceri. Un asse composto dal Pdl, dalla Lega, dal Movimento 5 Stelle e da alcuni deputati del Pd è riuscito a far rientrare dalla finestra alcune delle preclusioni alle misure alternative (che erano state giustamente soppresse nel decreto-legge del Governo) presenti nella famigerata legge ex Cirielli, responsabile di enormi danni nella crescita della popolazione detenuta. Ad esempio sono tornati alcuni limiti alla concessione della detenzione domiciliare.
Ora il decreto, così come modificato, torna all’esame dell’Aula di palazzo Madama. Invitiamo tutti i senatori a tornare al testo originario e ad allargarlo con misure che vadano ad esempio ad abrogare la legge Fini-Giovanardi sulle droghe.
Ricordiamo che il sistema penitenziario versa nella illegalità. Vi sono circa 30 mila persone in più rispetto ai posti letto regolamentari. Lega e M5S hanno detto invece che non vi era urgenza. Nel frattempo la gente sta male e muore in carcere.

 
Qui di seguito raccontiamo un caso come molti, segno della urgenza di intervenire. Nei giorni scorsi abbiamo presentato, con il nostro difensore civico, un esposto  alla Procura della Repubblica di Siracusa sulla morte di Alfredo Liotta. Il 26 luglio 2012, Alfredo Liotta, a soli 41 anni, veniva trovato cadavere in una cella della C.C. di Siracusa. A seguito del decesso, la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo contro ignoti e le indagini sono ancora aperte. Nell'esposto si chiede che vengano chiariti molti aspetti oscuri e contraddittori delle cause che hanno portato alla morte di Alfredo: cosa è stato fatto per i problemi fisici e psichici del detenuto, considerati "strumentali" dal personale penitenziario, quando nel giro di sei mesi aveva perso circa 40 chili e non riusciva più neanche a camminare? Perché non sono stati monitorati i parametri vitali e non è stato mai neanche pesato? Azioni fondamentali per accertare lo stato di malnutrizione e il potenziale rischio di morte. Infine, perché non è stato ricoverato presso una struttura ospedaliera?

Le galere sono stracolme. Mancano gli spazi vitali. I detenuti sono ridotti a numero. Quei senatori che andranno a mortificare le misure dirette a contenere il sovraffollamento saranno corresponsabili di comportamenti lesivi della dignità umana delle persone oggi detenute.”
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