Il 14 febbraio Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, il presidente e il direttore Amnesty International Italia, Antonio Marchesi e Gianni Rufini, e Patrizio Gonnella, presidente di Antigone e Coalizione italiana libertà e diritti civili, hanno ricevuto una lettera da parte di Nino Sergi, presidente onorario di Intersos.
Nella lettera Sergi evidenzia - a quanto pare a titolo personale - la necessità del ritorno dell’ambasciatore italiano al Cairo.
Tale decisione, secondo Sergi, rafforzerebbe la ricerca della verità per Giulio Regeni, consentirebbe di affrontare meglio “la difficile situazione internazionale e le crescenti tensioni che minacciano la pace”, e ripristinerebbe quelle “attività di cooperazione” che “hanno risentito” dell’assenza dell’ambasciatore italiano in Egitto.
Il 16 febbraio Sergi ha reso pubblica la sua posizione attraverso un appello al presidente del Consiglio Gentiloni e al ministro degli Affari esteri Alfano.
Migranti e sicurezza. Contro le ordinanze dei sindaci e le nefandezze del decreto anche noi ci appelleremo ai giudici e alla rule of law
Patrizio Gonnella - il manifesto 12/02/2017
Siamo vicini alle elezioni. E il governo spera di racimolare consensi con la solita sbobba su sicurezza e immigrazione. Ieri sono state approvate una serie di misure, perlopiù vessatorie. Esprimono una idea della sicurezza palesemente classista.
Migranti, poveri, persone con problemi vari, sono il target di misure detentive o comunque limitative della libertà personale. Un mix pericoloso. L’ennesimo pacchetto sicurezza che arriva dal fronte democratico. Ne avevamo già visti più di uno. Nessuno utile a sconfiggere culturalmente o politicamente le destre. Nonostante i Centri di identificazione ed espulsione (Cie) abbiano data prova vergognosa di sé, il governo prova a gonfiarli nei numeri fino a contenere 1.600 migranti in via di identificazione. Anche la durata massima di permanenza si estende: 135 giorni contro gli attuali 90. Per provare a convincere gli scettici, i Cie cambiano però nome. Il fatto che non si chiamino più Cie, ma Centri per il rimpatrio (Cpr), non ne cambia però la natura illiberale e la loro profonda ingiustizia. Inchieste istituzionali, governative, non governative, internazionali, giornalistiche ne hanno nel tempo ampiamente smascherato la natura intrinsecamente violenta.
COMUNICATO STAMPA - Il governo ha presentato oggi pomeriggio due decreti legge su immigrazione e sicurezza urbana. Misure che destano grandi preoccupazioni per le loro ricadute su diritti e garanzie.
"Non c'era bisogno di queste nuove norme in materia di detenzione e immigrazione e di più poteri per i sindaci" dichiara Patrizio Gonnella, presidente della Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili (Cild) e di Antigone.
Antigone è stata invitata a entrare a far parte di un comitato di esperti costituito dalle Nazioni Unite al fine di lavorare a strumenti di monitoraggio delle carceri mondiali costruiti sulla base delle cosiddette Mandela Rules (United Nations Standard Minimum Rules for the Treatment of Prisoners).
Il comitato di esperti, che si riunisce il 9 e 10 febbraio, è costituito da componenti istituzionali di 16 Paesi del mondo, da componenti dell'Ufficio delle Nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine e di altri organismi Onu, da istituti di ricerca e da tre Ong: Penal Reform International, Association for the prevention of torture e Antigone.
Venerdì scorso, nell'ambito delle attività organizzate per la settima assemblea dell'EU Russia Civil Society Forum ad Helsinki, abbiamo partecipato alla visita organizzata presso il carcere di Sörnäinen.
L'istituto, inaugurato alla fine dell'800, è situato nel centrale quartiere di Sörnäinen ed ospita circa 230 detenuti, ma ci sono al momento due sezioni chiuse per ristrutturazione. Si tratta di detenuti con condanne definitive, da quelle molto brevi all'ergastolo, e c'è anche una sezione protetta per sex offenders.
La struttura non presenta significative particolarità, assomiglia a molte carceri dello stesso periodo che abbiamo visto in questi anni in giro per l'europa. E' però decisamente pulita e, soprattutto negli spazi comuni, ottimamente attrezzata ed arredata. Le celle sono per la maggior parte singole ma ci sono anche celle doppie.