Durante la conferenza stampa di presentazione del nostro XI Rapporto sulle condizioni di detenzione è intervenuta anche la figlia del signor Muhammad Iqbal. Alcuni mesi fa, alla soglia dei suoi cinquantasette anni, è stato portato nel carcere romano di Rebibbia per scontare una condanna a oltre nove anni di carcere. Il signor Muhammad è stato condannato per reati riguardanti un traffico internazionale di stupefacenti commessi nel lontano 1996. Iqbal Muhammad è entrato in carcere per scontare una pena a distanza di 19 anni dai fatti. Che valore può mai avere tale pena?
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Perché donare il 5 per mille ad Antigone ONLUS:
“La Camera ieri in tarda serata ha approvato il disegno di legge diretto all’introduzione del delitto di tortura nel codice penale e questa è una buona notizia. Dunque si giunga subito all’approvazione in via definitiva del testo per evitare altre condanne sul piano internazionale.
Ora la palla passa al Senato che speriamo faccia non presto ma prestissimo. Non vogliamo che si riapra un dibattito infinito e pretestuoso il quale potrebbe decretare ancora una volta la morte del testo, sacrificato nel gioco del ping pong parlamentare.
Antigone, insieme a tante altre associazioni, aveva raccolto decine di migliaia di firme intorno a una proposta che riproduceva il testo Onu. In 24 ore la nostra petizione su change.org ha raccolto più di 45 mila firme. Il testo approvato alla Camera non lo riproduce fedelmente ma oggi prioritario è avere una legge. Spetterà poi ai giudici applicarla.
Nei casi delle violenze a Sassari, Napoli, Diaz, Bolzaneto, Asti avrebbe aiutato le vittime ad avere giustizia. Sappiamo che la questione della tortura è principalmente questione culturale degli operatori della giustizia e della sicurezza”.
In poche ore la petizione lanciata da Antigone, per chiedere l'introduzione del reato di tortura nel codice penale, supera le 32.000 firme.
Inoltre sono già oltre 1.000 gli utenti che, rispondendo al nostro appello, stanno chiedendo su twitter al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di farsi garante dell'approvazione della Legge utilizzando la frase "#Diaz Dopo la condanna di Strasburgo @matteorenzi si faccia garante dell'approvazione del reato di #tortura! @AntigoneOnlus".
A fronte di ciò Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, ha scritto una lettera a Matteo Renzi, chiedendogli di fare quanto nelle sue possibilità per giungere all'obiettivo di una legge che punisca la tortura e chiedendo al Presidente del Consiglio una sua esplicita presa di posizione pubblica.
Firma la petizione sulla piattaforma change.org: www.change.org/chiamiamolatortura