La campagna Call for a Global Study on Children Deprived of Liberty ha organizzato un evento a New York il 13 ottobre, durante la settimana dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini. L'associazione italiana Antigone ha partecipato alla campagna prima dell'estate e sostiene la richiesta di una ricerca che ancora non è stata compiuta nonostante ve ne sia un grande bisogno. I dati quantitativi e qualitativi sono assolutamente insufficienti. In tutto il mondo, i bambini vengono troppo spesso privati della loro libertà. La detenzione non è usata come ultima possibità, come stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia.
La detenzione dei bambini è dannosa ma in crescita
Uno studio sui bambini privati della libertà è necessario, sostiene la campagna, poiché un crescente numero di bambini sono privati della loro libertà ogni anno, nonostante le prove che la detenzione sia costosa, inefficace e abbia un impatto negativo sulla salute e sullo sviluppo dei bambini. Il numero esatto dei bambini privati della libertà in tutto il mondo è sconosciuto. Uno studio globale fornirebbe dati completi su tutte le forme di detenzione dei bambini, valuterebbe come gli standard internazionali vengono implementati sul campo e individuerebbe le raccomandazioni e le best practices da implementare, incluse le alternative al carcere che possono risultare più proficue sia per i bambini che per la società.
Dall'introduzione:
I documenti qui presentati rappresentano il prodotto finale del progetto “Lavoro dentro per essere liberi fuori - una ricerca sul nuovo carcere della Provincia di Bolzano”, finanziato dal Fondo Sociale Europeo (n.fasc.2/011/2013).
Il progetto è stato strutturato in tre fasi le quali insieme concorrono alla definizione di un modello, sia strutturale che organizzativo, per la nuova Casa Circondariale di Bolzano.
Fase n.1
Ricerca sulle “buone prassi” e sul contesto giuridico normativo in tema di reinserimento sociale e sui diritti fondamentali delle persone detenute: Umanizzazione del carcere e della pena.
Fase n.2
Ricerca ed elaborazione di un modello architettonico.
Fase n.3
Ricerca-azione sul mondo del lavoro dell ́Alto Adige.
"I carceri di oggi sono concentrati sul ruolo della trasformazione degli individui; allo stesso tempo sono la ragione principale dell'esclusione sociale. Il sistema di detenzione italiano spesso supera la tolleranza dei diritti umani, cosa che rappresenta un enorme problema politico e sociale. Questo progetto di tesi si concentra sulla vita quotidiana dei prigionieri italiani, mettendo in evidenza la prigione come una comunità sociale complessa con un rigoroso sistema sociale di valori culturali e morali.
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Roma Tre, il Master in Diritto Penitenziario e Costituzione, l'Associazione Antigone hanno organizzato nei giorni 29 e 30 ottobre 2014, in occasione dei 250 anni dalla pubblicazione di Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, presso la Sala del Consiglio (I piano) del dipartimento di Giurisprudenza (via Ostiense 159), un convegno dal titolo: "Passato e futuro del garantismo".
Per la partecipazione agli eventi e per gli accrediti stampa scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il programma:
29 ottobre ore 15
Saluti
Laura Boldrini (Presidente Camera dei Deputati)
Mario Panizza (Rettore Università Roma Tre)
I divieti del sindaco di Padova Bitonci sono premoderni e incostituzionali.
Antigone: se il consiglio comunale li approvasse valuteremo l'impugnazione davanti alla Corte Costituzionale
Qualcuno deve aver fatto uno scherzo al sindaco di Padova Massimo Bitonci, pubblicizzando una serie di assurdi divieti da prevedere all'interno del nuovo regolamento della polizia urbana. Almeno ci auguriamo che sia uno scherzo. Se così non fosse saremmo tornati all'epoca premoderna. Si tratta della tipica azione di governo contro i poveri, frutto di un'idea della politica e della giustizia illiberale e classista. Sembrava essersi chiuso il periodo delle ordinanze creative dei sindaci-sceriffi sulla sicurezza, con la sentenza 115/2011 della Corte Costituzionale nella quale si chiariva, tra le altre cose, come: “L’assenza di una valida base legislativa, riscontrabile nel potere conferito ai sindaci dalla norma censurata, così come incide negativamente sulla garanzia di imparzialità della pubblica amministrazione, a fortiori lede il principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, giacché gli stessi comportamenti potrebbero essere ritenuti variamente leciti o illeciti, a seconda delle numerose frazioni del territorio nazionale rappresentate dagli ambiti di competenza dei sindaci”.