di Associazione Antigone Lombardia
Nei giorni scorsi abbiamo voluto presentare due osservazioni al Piano di Governo del Territorio della città di Milano (PGT) relativamente allo spostamento del carcere di San Vittore e alla creazione della cosiddetta "Città della Giustizia" nell'area di Porto di Mare, all'estrema periferia di Milano. Il nostro intento non è ovviamente quello di difendere l'esistente.
Come associazione abbiamo più volte denunciato il sovraffollamento, i problemi igienici e in generale le condizioni disumane in cui versa il carcere di San Vittore; e non restiamo indifferenti di fronte all'urgenza di affrontare in modo serio i problemi di riorganizzazione del sistema della giustizia e della penalità, anche attraverso una ristrutturazione delle sue strutture locali. Ma le ipotesi inserite in questo PGT ci sembrano inadeguate e pericolose.
di Medici per i Diritti Umani onlus
Inadeguato a tutelare la dignità delle persone trattenute e a garantire i loro diritti fondamentali. Palesemente inefficace nel conseguire gli scopi che ne giustificano il funzionamento; ossia l’identificazione e il rimpatrio dei trattenuti, anche dopo il prolungamento dei tempi di trattenimento. La percentuale degli espulsi sui trattenuti nei primi 9 mesi del 2010 (43%) dimostra che meno della metà degli immigrati trattenuti/transitati nel centro di Ponte Galeria viene effettivamente rimpatriata.
di Patrizio Gonnella
Il garante-poliziotto nominato dal sindaco di Roma Alemanno allo scopo di tutelare i diritti dei detenuti ha rinunciato “per ragioni personali e di incompatibilità con il ruolo ricoperto presso l'amministrazione penitenziaria”. Tali e tante erano state le critiche, le perplessità, gli stupori per aver affidato a un agente di polizia penitenziaria in servizio un incarico di protezione dei diritti delle persone private della libertà personale, che l’ispettore (mancato garante) e il Sindaco hanno dovuto fare marcia indietro.
Quella nomina era una provocazione politica e culturale. Un unicum al mondo. Il passo indietro, dovuto, è stato comunque importante. Tutti possono sbagliare.