Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Lavoro, in Italia il record europeo di infortuni mortali, Metropoli, 09/06/08

Lavoro, in Italia il record europeo di infortuni mortali, Metropoli, 09/06/08

Lavoro, in Italia il record europeo di infortuni mortali

di Mirton Resuli
TORINO - Nel 2007 sono circa 1260 i lavoratori che hanno perso la vita: vale a dire uno ogni sette ore. Secondo i dati dell’Inail, altri 913mila hanno subito uno o più infortuni, spesso permanenti e invalidanti. Un record anche nell’ambito dei paesi dell’Unione Europea: i morti tra i lavoratori in Italia superano di due volte quelli francesi, e di ben sei volte quelli della Gran Bretagna. Gli stranieri, in particolare gli extracomunitari, sono tra i soggetti più a rischio. Circa il 17% dei morti nel 2007 erano di nazionalità non italiana.

Gli extracomunitari, spesso costretti a lavorare in nero, difficilmente denunciano i propri infortuni: per la paura concreta di perdere il posto faticosamente conquistato, spesso anche perché provengono da paesi dove le norme contrattuali e di sicurezza sono ancora più labili. Per parlare di un fenomeno, le morti sul lavoro tra gli extracomunitari, la cui portata è spesso ignorata, si è svolto a Torino, organizzato dall’Inail e dal consolato albanese in Piemonte, il convegno “I colori delle morti bianche - Extracomunitari. Tutela e sicurezza sul lavoro”.

Mancanza di formazione e di materiale adeguato, imperizia, mancanza di scrupoli dei datori di lavoro: sono tante le cause di una strage continua, i cui contorni non sono ancora ben definiti. Nei cantieri edili, dove è maggiore l’affluenza di risorse extracomunitarie, si registrano le situazioni più disastrose: i controlli dell’ispettorato del Lavoro mostrano come circa il 40% dei lavoratori risulti in nero, o camuffato con dei contratti globali che oltre a gonfiare il salario effettivamente percepito, non coprono neanche in minima parte l’aspetto della previdenza sociale.

Al convegno di Torino hanno partecipato esponenti politici, dei sindacati, e una delegazione proveniente dall’Albania, composta tra gli altri dall’ex ambasciatore in Italia e oggi vice ministro dell’Integrazione Zef Bushati ed Evelina Koldashi, direttore Generale dell’Issh, corrispettivo albanese dell’Inail, con il quale l’istituto albanese intraprenderà una serie di azioni di aggiornamento e coordinamento. “Anche attraverso iniziative come queste possiamo cambiare l’immagine che in Italia si ha dell’extracomunitario – ha detto Giovanni Firera, console onorario d’Albania in Piemonte - . Bisogna rendersi conto che stiamo parlando di esseri umani, persone che vogliono integrarsi e che oltre a dare hanno anche il diritto a ricevere, in questo caso un trattamento dignitoso in ambito lavorativo. Quando ci si renderà conto di questo non sarà mai troppo tardi”.
Iscriviti alla newsletter
Acconsento al trattamento dei miei dati personali

Rapporto Antigone

Rapporto Annuale

Dona il 5x1000
AntigoneCinquePerMille

Sostieni Antigone
con una donazione