Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Carceri: ieri in Senato si è costituito un asse disumano e forcaiolo

Carceri: ieri in Senato si è costituito un asse disumano e forcaiolo

Patrizio Gonnella (presidente di Antigone) e Franco Corleone (coordinatore garanti detenuti)

“Altro che svuota-carceri. Ieri il Senato ha approvato una riempi-carceri. Il decreto legge del Governo, seppur minimale, che abrogava quell’obbrobrio giuridico che è la legge ex Cirielli sulla recidiva, è stato svuotato di ogni contenuto. La legge ex Cirielli che se la prende coi poveracci è stata fatta rinascere. In tal modo si sono poste le basi per arrivare a 80 mila detenuti nei prossimi anni. Un disastro visto che i posti letto sono meno di 40 mila.

A tre anni e mezzo dalla dichiarazione di emergenza penitenziaria decisa dal Governo niente è cambiato. I detenuti sono sempre oltre 66 mila. Tra pochi mesi scade l’ultimatum della Corte europea sui diritti umani per riportare il sistema penitenziario nella legalità numerica. Senza mettere in campo interventi rivoluzionari il Governo aveva fatto un piccolo passo di buon senso. Questo passo è stato cancellato dal nuovo asse della tolleranza zero. Il tutto è avvenuto a Palazzo Madama grazie a Pdl, Lega, Fdi, Movimento 5 Stelle e qualche senatore Pd. Si è creato un nuovo asse giustizialista e securitario.

Non c’è stato spazio per ragionare intorno alla dignità violata nelle carceri, alla legge proibizionista e punitiva sulle droghe, al sovraffollamento. Si è consumata ieri una vera e tragica farsa.

Grande responsabilità ce l’hanno quei parlamentari del M5S che non hanno voluto sentire le ragioni di quelle decine di associazioni che da tempo stanno lottando per un sistema penale e penitenziario più equo e dignitoso e che sono impegnate nella raccolta delle firme per tre leggi di iniziativa popolare.

Ora chiediamo al Governo di presentare un emendamento alla Camera quanto meno con il testo originario e poi di porre la fiducia come si fa per tante altre cose molto meno significative e urgenti.

Infine vogliamo ricordare al Parlamento e al Governo che l’Europa ci guarda. Attenti a non fare figure ignominiose.”

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