Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator "Impronte obbligatorie", è polemica alla Camera, Metropoli, 10/07/07

"Impronte obbligatorie", è polemica alla Camera, Metropoli, 10/07/07

"Impronte obbligatorie", è polemica alla Camera

Rendere obbligatoria la rilevazione delle impronte digitali per i cittadini extra Ue. Prevedere sanzioni più severe per chi fornisce un nome falso alle autorità e introdurre un nuovo reato: quello di chi si rovina i polpastrelli con l'acido per non essere identificato. Sono i contenuti di due proposte di legge presentate rispettivamente da Luciano Violante (Ds) e Enrico Buemi (Sdi) che hanno scatenato la polemica nella maggioranza

ROMA – Riprende oggi, alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, che si riuniranno in seduta congiunta, l'esame di due proposte di legge che vorrebbero modificare il Testo unico sull'immigrazione. Si tratta delle pdl 1936 e 1937, presentate rispettivamente da Luciano Violante e Enrico Buemi (Sdi), che puntano a modificare le norme (di codice penale e di procedura penale) relative alla identificazione degli extracomunitari.

Il primo obiettivo delle due proposte è rendere obbligatori per gli stranieri che chiedono o rinnovano il permesso di soggiorno i rilievi 'fotodattiloscopici', ossia fotografie e impronte digitali, e inasprire le sanzioni per chi utilizza false generalità o traffica in documenti fasulli. Sono previsti fermo e carcere per chi, a richiesta delle forze dell'ordine in casi di accertamento, non rende note le proprie generalità. E l'introduzione di un nuovo reato per chi rovina irreparabilmente i polpastrelli immergendoli nell'acido per non permettere l'identificazione.

I testi sono sostanzialmente identici e si rendono necessari, spiegano i promotori, alla luce di un crescente fenomeno di utilizzo di false generalità o generalità plurime da parte degli stranieri che delinquono. La concessione del permesso di soggiorno avviene quindi senza che vi sia spesso la possibilità di una preventiva verifica dell'eventuale passato criminale dello straniero, che se pregiudicato, può entrare o rientrare in Italia continuando a delinquere figurando come un onesto cittadino. E sul fronte delle indagini diviene impossibile ricostruire la reale identità del soggetto.

Le pdl prevedono inoltre che si introducano sanzioni adeguate verso chi realizza falsi documenti impiegati per ottenere i permessi di soggiorno. Per prevenire il ricorso a nomi di fantasia (molti extracomunitari provengono da paesi che non hanno un'anagrafe o non forniscono collaborazione per identificare i propri cittadini) si prevede di ridefinire anche il reato di falsa attestazione delle generalità (proprie o altrui), prevedendo l'arresto facoltativo e la carcerazione come avviene ad esempio negli Stati Uniti.

Infine, hanno spiegato i promotori delle due proposte, da un anno a questa parte si sta diffondendo una prassi volta ad impedire la possibilità di rilevare le impronte digitali immergendo i polpastrelli delle dita nell'acido. "Di fronte a questa nuova frontiera – hanno detto Violante e Buemi - si rende necessario introdurre una nuova figura di reato".

Violante non esclude che, per evitare che l'introduzione delle nuove norme provochi problemi di discriminazione, le norme relative alle impronte digitali possano essere estese anche ai cittadini italiani. Nelle fasi iniziali in commissione, il dibattito è stato acceso, con forti critiche da parte dell'ala sinistra della maggioranza.

CONTRASTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
La commissione Giustizia ha anche all'ordine del giorno il seguito del dibattito sul ddl governativo 1857, che contiene norme contro le organizzazioni criminali che favoriscono l'immigrazione clandestina per lo sfruttamento in nero dei lavoratori e, soprattutto, di giovani extracomunitarie costrette alla prostituzione e ridotte in schiavitù.

INTEGRAZIONE
Al comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen è in programma domani alle 14 un'audizione del sottosegretario alla Pubblica istruzione Letizia De Torre, che parlerà dell'indagine conoscitiva su immigrazione ed integrazione.

DIRITTO DI ASILO
In commissione Affari costituzionali si punta a stringere i tempi per mettere a punto il “testo unificato” 191 in materia di protezione umanitaria e asilo. La pdl 191 è all'ordine del giorno delle sedute in programma da oggi a giovedì. L'obiettivo è concludere la fase preparatoria prima della pausa estiva, per varare una normativa (in linea con quanto richiesto da numerose direttive europee e Convenzioni internazionali) a lungo discussa ma mai approvata nella procedente legislatura.

DIRITTI UMANI
Il comitato sui diritti umani della commissione Esteri ha in programma oggi alle 14 un'audizione di Mauro Palma, presidente del comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti.

(ASCA)

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