Immigrati, diffidente il 44% degli italiani
Quasi un italiano su due ha ancora un atteggiamento di chiusura nei confronti degli stranieri. Questo è uno dei risultati della "Ricerca sociale sull'immigrazione" realizzata dalla Makno, su commissione del ministero dell'Interno, e presentata oggi a Roma. Il 26% per cento degli italiani è convinto che il 50-59% degli stranieri in Italia sia clandestino e il 59,2% considera che negli ultimi cinque anni il flusso migratorio sia "aumentato molto".di Valeria Pini
ROMA - Più del quaranta per cento degli italiani ha ancora un atteggiamento di chiusura nei confronti degli stranieri. È questo uno dei risultati della “Ricerca sociale sull'immigrazione” realizzata dalla Makno, su commissione del ministero dell'Interno, e presentata oggi a Roma.
Dall'indagine, realizzata su un campione di 2000 immigrati e 1000 italiani, risulta che nel 44,1% dei casi gli italiani manifestano un atteggiamento di "chiusura". Fra loro il 25,2% si è detto estremamente "convinto". Il 55,9% degli italiani interpellati è "aperto" all'immigrazione.
Il 26% per cento degli italiani è convinto che il 50-59% degli stranieri in Italia sia clandestino e il 59,2% considera che negli ultimi cinque anni il flusso migratorio sia "aumentato molto" e il 76% pensa che nei prossimi anno aumenterà ancora in modo considerevole.
Una visione, quella evidenziata nella ricerca Makno, che a tratti rivela pregiudizi e scarsa informazione. Quasi il 10% degli italiani si è detto "preoccupato" per l'immigrazione", mentre il 6% "diffidente".
L'immigrazione è un fenomeno che va affrontato "con realismo", ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato, intervenendo alla presentazione – C'è il rischio per il ceto politico italiano di condannare il proprio paese se insiste con i pregiudizi ideologici e con l'accensione dell'emotività pro o contro".
Amato ha fatto poi l'esempio del ricongiungimento familiare. "Impedirlo è agire contro la sicurezza". Il ministro ha ricordato quanto sia importante che un padre possa tornare a casa e stare bene con la sua famiglia.
La ricerca ha studiato anche l'atteggiamento degli stranieri verso la cultura e la società italiana. Il 36,7% manifesta "propensione all'assimilazione" con una valutazione positiva degli italiani; il 10% punta a una convivenza nella quale intende conservare la propria identità; il 33,2% si dichiara estraneo e infine il 14% "è estremamente critico nei confronti dell'immigrazione".
Dai dati risulta che il 26,8% degli stranieri parla l'italiano a casa, mentre il 62,1% continua a scegliere la lingua del paese d'origine. Il 73,5% lavora e il reddito medio è di circa 1.000 euro al mese. Quasi un immigrato su due (43,8%) abita con la propria famiglia; nuclei familiari che sono composti in media da quattro persone. Il 71,6% ha dichiarato di non avere parenti in patria.
Il 36,4% degli intervistati ha scelto l'Italia per motivi di lavoro, mentre il 34,1% per raggiungere un familiare. Il 61,4% si trova “abbastanza bene” sul territorio italiano; il 24,3 “bene” e il 4% “molto male”.
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