Ancora, dopo mesi di attesa, i dati sulle domande presentate con il decreto flussi per l’anno 2007 e sul loro destino, descrivono una situazione assolutamente inadeguata per quanto riguarda le forme di ingresso autorizzato sul territorio nazionale da parte degli stranieri.
A fronte di questa inadeguatezza, si profilano strette normative da parte dell’UE, attraverso il futuro recepimento della Direttiva rimpatri e da parte del governo in carica, con l’approvazione del decreto legge n.92 contenuto nel pacchetto sicurezza e con le disposizioni, sempre parte delle misure urgenti proposte da Maroni, che affronteranno l’iter parlamentare prima di diventare leggi.
Il quadro che si profila racconta una politica di governo delle migrazioni preoccupata di normare le espulsioni e le restrizioni ma che mai tiene conto della esigenza di offrire adeguati canali di ingresso autorizzato per i migranti.
In questo scenario, è evidente, che l’"essere clandestini" non può essere definita come una scelta, piuttosto, come una condizione prodotta da una normativa che, proponendosi di arrestare i flussi migratori con le restrizioni ed i deterrenti, non fa altro che produrre invece clandestinità.
Ancora, dopo la proposta di istituire il reato di immigrazione irregolare, non si è ancora trovata una soluzione convincente per la situazione di chi è qui, senza titolo di soggiorno. le soluzioni paventate, regolarizzazioni parziali e accoglimento delle domande relative al decreto flussi 2007, sembrano ancora confuse e non condivise pienamente da tutte le componenti della maggioranza.
Già nel mese di aprile, a ridosso delle elezioni politiche, durante la crisi di governo, Melting Pot Europa aveva avanzato la domanda ai Ministeri competenti per l’accoglimento di tutte le domande presentate con il decreto flussi 2007. [La petizione->12321, sottoscritta da circa 4.000 persone, non ebbe risposte.
Attendiamo insieme a molti altri di sapere che risposte verranno date a quella che si presenta come una vera e prioritaria emergenza: quella di avere un titolo di soggiorno e di uscire dall’invisibilità e dai ricatti.
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