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Detenuto suicida a Pesaro, Antigone Marche: "Episodio prevedibile"

carcere-pesaroL'associazione regionale appoggia la richiesta di chiarezza del Garante Nobili. "E' capitato quello che temevamo. Da tempo abbiamo segnalato i problemi delle persone ristrette a Villa Fastiggi che hanno doppia diagnosi e problemi sanitari. Ora, si risolva la situazione".

 "Abbiamo visto una persona dimagrire 15 chili in meno di un mese, autolesionarsi ed essere totalmente dissociata dal mondo circostante, eppure venire dichiarata compatibile con il regime penitenziario. Tanto compatibile che in molti erano preoccupati per la situazione e ora, dopo circa un anno di richieste di misure alternative per problemi gravi di salute, si trova nel reparto psichiatrico di un ospedale regionale. Ne abbiamo vista un'altra con disabilità e seri problemi fisici dover rinunciare al diritto a presentarsi al suo processo perché non aiutata nei difficili spostamenti ed essere considerata "noiosa" perché si lamenta della situazione che vive".
Queste le parole dell'associazione Antigone Marche alla notizia dell'uomo di 35 anni che si è suicidato all'interno della Casa Circondariale di Villa Fastiggi nei giorni scorsi.

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Benefici penitenziari agli ergastolani. Gonnella (Antigone): il Parlamento prenda atto della sentenza della Corte Costituzionale

 

Vasto--Progetto-Inside-Carcere.-Courtesy-Associazione-Antigone-La Corte Costituzionale con la sentenza numero 149 depositata in data odierna ha dichiarato che è incostituzionale negare i benefici ad alcune categorie di detenuti ergastolani. "Nella sentenza - si legge nel comunicato ufficiale - la Corte ha censurato il rigido automatismo stabilito dalla legge penitenziaria, che impediva al giudice di valutare i progressi compiuti da ciascun condannato, sacrificando così del tutto la funzione rieducativa della pena sull’altare di altre, pur legittime, funzioni".

La sentenza sottolinea, in particolare, come siano incompatibili con il vigente assetto costituzionale norme “che precludano in modo assoluto, per un arco temporale assai esteso, l’accesso ai benefici penitenziari a particolari categorie di condannati (…) in ragione soltanto della particolare gravità del reato commesso, ovvero dell’esigenza di lanciare un robusto segnale di deterrenza nei confronti della generalità dei consociati”; ed evidenzia come le conclusioni da essa raggiunte siano coerenti con gli insegnamenti della Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo cui gli Stati hanno l’obbligo “di consentire sempre che il condannato alla pena perpetua possa espiare la propria colpa, reinserendosi nella società dopo aver scontato una parte della propria pena”.

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Legittima difesa. Ci salvino i giudici e il ricordo di Re Cecconi

2weoir3ufsdjhfsdfsf-wp-777x437di Patrizio Gonnella, da Il Manifesto del 21 giugno 2018     

La proposta della Lega sulla legittima difesa è un atto di sfiducia nei confronti dello Stato, delle forze dell'ordine, dei giudici, di studiosi e giuristi. Essa significa abdicare alla funzione di controllo dell'ordine pubblico da parte delle polizie. 

Significa dare un messaggio per la proliferazione delle armi e del loro uso scriteriato, non fidarsi dei giudici e del loro sapiente lavoro di indagine e analisi dei fatti. La proposta, fortemente voluta dall'attuale sottosegretario leghista al ministero degli Interni Nicola Molteni, ripropone quella già presentata nella scorsa legislatura. Essa prevede, in modo contorto, una sorta di presunzione assoluta di legittima difesa nonché il solito aumento di pena per il furto in appartamento. Di aumento in aumento - è il terzo negli ultimi anni - puniremo il ladro quanto un terrorista dell'Isis. 

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Contratto Lega-M5S. Antigone si appella al Capo dello Stato perché si faccia garante dei valori costituzionali

sergio mattarella"Nel contratto di governo sottoscritto da Lega e Movimento 5 Stelle c'è un capitolo, l'undicesimo, che desta grande preoccupazione in quanti hanno a cuori la difesa dei valori costituzionali. Per questo abbiamo inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appllandoci alla sua carica istituzionale di custode dei valori della nostra Costituzione, affinché non si cancellino principi fondamentali che non possono essere nella disponibilità di alcuna forza politica". A dirlo è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, associazione che dal 1991 si occupa di garanzie nel sistema penale e penitenziario.   

Nel capitolo in oggetto, denominato “Giustizia rapida ed efficiente” le pene, che la nostra Carta Costituzionale declina al plurale, vengono interamente schiacciate sul solo uso del carcere, togliendo spazio a ogni misura alternativa alla detenzione che sappia davvero recuperare il condannato alla vita sociale. 

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Nelle carceri di Bari e Trani cresce il sovraffollamento. La Regione sostenga il centro clinico del carcere barese

carcere BariNei giorni scorsi osservatori della nostra associazione sono stati in visita nel carcere di Bari e in quello femminile di Trani per monitorare le condizioni di detenzione. 

Ciò che emerso nell'istituto barese è un’impennata del numero di detenute della quale, gli stessi operatori, non si danno una spiegazione. Per una capienza di 299 posti letto, i detenuti presenti erano 353 alla fine dello scorso gennaio, mentre sono arrivati a 442 al momento della nostra visita. Di recente si è dovuto aggiungere il terzo letto a castello in tutte le sezioni di media sicurezza e molti dei detenuti sono costretti in uno spazio compreso tra i 3 e i 4 mq, al limite di quanto previsto dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, prima che si configuri la violazione dell'art. 3 della Convenzione Europea, riguardante il trattamento inumano e degradante. Al momento della visita gli stranieri erano 76, provenienti principalmente dal’Albania, la Georgia e la Somalia, e i detenuti con una sentenza definitiva 136. 108 i detenuti nella sezione di Alta Sicurezza. 

In molte sezioni si cerca di rispettare le indicazioni sulla sorveglianza dinamica e la possibilità di stare fuori dalla propria cella per almeno 8 ore al giorno, anche grazie allo sforzo degli operatori nel tentare di organizzare una vita interna conforme agli standard legali.

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Poggioreale: un ‘buco nero’ nel circuito penitenziario

PoggiorealeR.L. detenuto nella C.C. di Poggioreale dallo scorso 20 aprile, da poche ore si è svegliato dal coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’Ospedale San Paolo di Napoli. "L’uomo, con problemi di tossicodipendenza e di epilessia, era detenuto al padiglione-Roma" dichiara Luigi Romano, Presidente di Antigone in Campania e membro dell'Osservatorio sulle condizioni di detenzione.

"Sulla vicenda che ha portato l'uomo al ricovero nel reparto di rianimazione imperano alcune incertezze. Ai familiari è stato negato un primo colloquio il 25 aprile, lo hanno visto il giorno successivo in ricovero al Cardarelli nella sezione riservata ai ristretti che versava in stato semicosciente, con il corpo tumefatto e il setto nasale rotto. In condizioni di salute ancora precarie L.R. è tornato in carcere per poi essere ricoverato nuovamente sabato 28 nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Paolo".

"L’episodio suscita moltissime perplessità" - conclude Romano - "l'unica certezza è che un uomo affidato alla custodia dello Stato, ha riportato lesioni e serissime complicazioni del proprio stato di salute".

Pistola Taser. L'interrogazione al ministro dell'Interno

pistola taserNelle scorse settimane la Direzione Anticrimine del Ministero dell’Interno ha diramato una nota a 6 questure italiane di grandi città (Reggio Emilia, Padova, Milano, Catania, Brindisi e Caserta), autorizzandole alla sperimentazione sull’uso della pistola Taser. Immediatamente abbiamo espresso con forza la nostra contrarietà a questo strumento, denunciando come già alcuni organisimi internazionali ne abbiano condannato l'utilizzo, sia per l'abuso che se ne potrebbe fare, sia per i rischi per la salute delle persone colpite da scossa elettrica. Negli Stati Uniti, secondo un'inchiesta della Reuters, oltre 1.000 persone sono morte a seguito del suo uso.

A partire dalle nostre denunce i deputati di Liberi e Uguali Fratoianni e Palazzotto hanno presentato un'interrogazione al ministero dell'Interno e al ministero della Salute.

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE

Senza paura. Nel nome della sicurezza e dei diritti. Si approvi la riforma penitenziaria

carceriAntigone e Magistratura democratica promuovono un appello a tutte le forze politiche per l'approvazione della riforma penitenziaria. L'appello è sottoscritto da giudici, giuristi, esperti di materia penitenziaria di indubbia fama. Tra loro Valerio Onida (ventottesimo presidente della Corte Costituzionale), Francesco Cascini (pubblico ministero e già capo del dipartimento della giustizia minorile), Massimo De Pascalis e Emilio Di Somma (entrambi già vice-capo del Dap).
A sostegno anche vi è la nota dell'ex presidente della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick (consultabile a questo link).

SENZA PAURA. NEL NOME DELLA SICUREZZA E DEI DIRITTI. SI APPROVI LA RIFORMA PENITENZIARIA

La riforma penitenziaria è a un passo dalla sua approvazione. Noi con determinazione auspichiamo che si faccia questo passo. Sarebbe un passo di civiltà, che favorirebbe un avvicinamento della nostra vita penitenziaria a quanto previsto nelle Regole penitenziarie europee e all’articolo 27 della Costituzione secondo cui la pena non deve mai consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e tendere alla rieducazione del condannato.

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Lo straniero criminale è un falso: ora riforma subito

PoggiorealeIl rapporto di Antigone. Negli ultimi quindici anni al triplicare degli stranieri residenti in Italia abbiamo assistito alla riduzione del loro tasso di detenzione di tre volte

di Patrizio Gonnella - il manifesto del 20/04/2018

Tante, troppe le falsità sentite e subite sul rapporto tra immigrazione e criminalità. Sembrava che gli stranieri fossero tutti delinquenti e galeotti. Invece scopriamo ben altre verità nel 14esimo rapporto di Antigone sulle carceri. 

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Un anno in carcere. E' online il nostro nuovo rapporto

Unannoincarcere sitoIeri abbiamo presentato "Un anno in carcere", il XIV rapporto di Antigone sullo stato delle carceri italiane.

Al suo interno raccontiamo cosa abbiamo visto in un anno di visite del nostro Osservatorio negli istituti di pena. Abbiamo girato anche dei video, liberamente consultabili in una delle sezioni del rapporto. Oltre ai dati e alla loro analisi, abbiamo scelto di raccontare alcune storie legate agli eventi critici che avvengono in carcere.   

Anche quest'anno il rapporto è on-line e gratuito.

Buona lettura, dunque. E buona visione.   

Qui potete trovare la cartella stampa con tutti i dati del rapporto. Qui la cartella stampa in inglese.

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